La Ferrari ha puntato tutto su Lewis Hamilton nel 2025 ma c’è qualcuno che non condivide l’operazione compiuta dai vertici di Maranello
A distanza di oltre due mesi dal comunicato con cui la Ferrari ha annunciato l’ingaggio di Lewis Hamilton a partire dal 2025, si discute ancora se il presidente John Elkann abbia preso o meno la decisione giusta in linea con le ambizioni della scuderia di Maranello. Più di qualche addetto ai lavori od ex pilota ha storto la bocca, alla luce soprattutto dei quasi quarant’anni di età del fuoriclasse inglese.
Hamilton lascerà dunque la Mercedes dopo oltre dieci anni e sei titoli mondiali vinti alla guida delle Frecce d’Argento. Si chiude di fatto un’epoca, così come rischia di incrinarsi il rapporto di sincera amicizia instauratosi negli anni con il team Principal della scuderia anglo-tedesca, Toto Wolff.
Il brillante manager austriaco ha sempre definito Hamilton il più grande pilota di tutti i tempi, ma a quanto pare non ha ancora digerito in pieno il suo passaggio in Ferrari. Del resto nessuno era a conoscenza di una trattativa che dopo le indiscrezioni di qualche mese fa sembrava non aver avuto un seguito.
In realtà tutto si sarebbe svolto lontano da occhi indiscreti tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Una trattativa condotta nel più stretto riserbo, di cui Hamilton non aveva messo al corrente nessuno. Solo a ridosso dell’uscita del comunicato ufficiale il fuoriclasse inglese ha annunciato allo stesso Wolff l’intesa raggiunta con il Cavallino Rampante.
Nel corso di una lunga intervista concessa all’emittente Fox News Australia, Toto Wolff ha parlato proprio dell’addio di Hamilton commentando non senza una punta di sarcasmo il suo trasferimento alla Ferrari. Un racconto dettagliato, quello del team Principal della Mercedes.
“Normalmente nel periodo delle vacanze invernali non parliamo molto. Quando è tornato mi ha chiesto se potessimo prendere un caffè. È venuto da me per il caffè, come facciamo ad ogni inizio di stagione, e mi ha detto: ‘Me ne vado in Ferrari'”.
Passata l’incredulità per la notizia, il manager austriaco ha subito lanciato la sfida all’ormai quasi ex pupillo: “Spero che lo batteremo in pista. Prima di tutto non riesco a immaginarlo vestito di rosso – la battuta al vetriolo di Wolff -. Non credo che gli si addica. E poi gli ho detto: ‘Devi fissarti bene in mente la nostra ala posteriore, perché sarà questa la visuale che avrai’”.
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