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Sfilata spettacolare: 54 delegazioni danno il via alle Universiadi invernali!

Le Universiadi invernali di Torino 2025 hanno avuto inizio con una cerimonia di apertura straordinaria, capace di riunire atleti, ufficiali e appassionati di sport in un’atmosfera di festa e celebrazione. L’Inalpi Arena ha fatto da palcoscenico a un evento indimenticabile, dove le 54 delegazioni provenienti da tutto il mondo hanno sfilato sotto gli occhi entusiasti del pubblico, immortalando ogni istante con i propri cellulari. Questo connubio di emozione e tecnologia ha reso la serata ancora più speciale.

La sfilata è stata caratterizzata da un’atmosfera vibrante, arricchita da musiche coinvolgenti e giochi di luce che hanno reso il momento suggestivo. Le bandiere delle varie nazioni sventolavano nel vento, mentre gli atleti, con volti colmi di gioia e orgoglio, si sono avvicendati sul palco, creando un mosaico di culture e talenti sportivi. Un momento clou della cerimonia è stato l’ingresso della squadra azzurra, accolto da un’ovazione calorosa. A dare il via alla serata sono stati i ballerini della crew hip hop Ping Pong Pang, che hanno incantato il pubblico con una coreografia ispirata alle discipline sportive in gara.

La presenza di icone sportive

La cerimonia ha visto anche la partecipazione di figure di spicco nel mondo dello sport e della cultura. Carolina Kostner, icona del pattinaggio artistico italiano e medaglia olimpica, ha avuto l’onore di portare la bandiera italiana, rappresentando non solo il simbolo della nazione, ma anche l’unità e la determinazione di tutti gli atleti coinvolti. La bandiera è stata ricevuta da un gruppo di carabinieri in alta uniforme, sottolineando il valore istituzionale dell’evento.

Un momento particolarmente emozionante è stato l’intonazione dell’inno nazionale italiano, eseguito dal Sunshine Gospel Choir, che ha riempito l’aria di note gioiose e di orgoglio patriottico. La performance del coro ha creato un’atmosfera di coesione e celebrazione, unendo le delegazioni e il pubblico in un sentimento di appartenenza e condivisione.

I valori delle Universiadi

Il presidente del Comitato organizzatore, Alessandro Sciretti, ha espresso i valori fondamentali che guidano le Universiadi: “pace, amicizia, sana e corretta competizione, inclusione, rispetto, sostenibilità”. Questi principi non sono solo parole, ma rappresentano un impegno concreto per promuovere una cultura sportiva che va oltre la mera competizione. Sciretti ha sottolineato l’importanza di creare un ambiente accogliente per tutti, in cui gli atleti possano esprimere il loro potenziale senza barriere.

Anche Leonz Eder, presidente della FISU (Federazione Internazionale degli Sport Universitari), ha voluto condividere il suo pensiero sull’evento, definendo gli studenti atleti “il cuore di questo evento”. Ha evidenziato come la manifestazione rappresenti non solo una competizione sportiva, ma anche un’opportunità unica per costruire legami tra giovani di diverse nazionalità e culture. Eder ha anche menzionato il debutto degli atleti paralimpici, sottolineando l’importanza di garantire che tutti possano partecipare e competere a pari condizioni.

L’inizio di una settimana di eventi

A chiudere la cerimonia, il ministro per lo Sport Andrea Abodi ha ufficialmente dichiarato aperti i 32esimi Giochi Mondiali Universitari, segnando l’inizio di una settimana ricca di eventi sportivi che vedrà coinvolti migliaia di atleti e spettatori. Abodi ha espresso il suo entusiasmo per l’evento, sottolineando come le Universiadi rappresentino un’importante vetrina per il talento giovanile e un’opportunità per promuovere il valore dello sport come strumento di crescita personale e sociale.

Le Universiadi invernali di Torino 2025 si preannunciano come un evento straordinario, non solo per il livello degli atleti partecipanti, ma anche per l’importanza dei messaggi che essa porta con sé. La cerimonia di apertura ha dato il via a una manifestazione che celebrerà non solo le competizioni sportive, ma anche l’unità, la diversità e il rispetto tra i popoli. Con le gare che iniziano, l’attesa cresce e tutti gli occhi sono puntati su Torino, una città pronta a vivere un’esperienza unica, accogliendo atleti provenienti da ogni angolo del mondo e offrendo loro una piattaforma per brillare.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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