La prima settimana della stagione NBA è una fase di assestamento, un momento in cui le squadre iniziano a mostrare il loro potenziale e i loro punti deboli. Nessuno si aspetta che una squadra vinca o perda il titolo a ottobre, ma le prime partite possono dare importanti indicazioni su cosa aspettarsi. Per i Denver Nuggets e i Milwaukee Bucks, queste indicazioni non sono state particolarmente confortanti.
Denver Nuggets: un inizio altalenante
I Denver Nuggets hanno avuto un inizio di stagione altalenante. Nonostante abbiano vinto le ultime due partite e siano ora sul 2-2, il percorso è stato tutt’altro che agevole. La squadra di Nikola Jokic sembra arrancare anche contro avversari teoricamente inferiori come i Toronto Raptors e i Brooklyn Nets, squadre che stanno più pensando al loro futuro che al presente. Jokic, il tre volte MVP, ha iniziato la stagione in modo spettacolare, con medie da capogiro: 31,5 punti, 12,3 rimbalzi e 9,3 assist. È già andato oltre i 40 punti due volte e ha collezionato altrettante triple doppie, dimostrandosi ancora una volta il pilastro della squadra.
Tuttavia, il problema per Denver risiede nel resto della formazione. Jamal Murray e Michael Porter Jr. stanno faticando a trovare il ritmo, con percentuali di tiro ben al di sotto delle aspettative. Murray tira con un modesto 37,9% dal campo, mentre Porter Jr. è sotto il 30% da tre punti. La panchina, considerata già prima dell’inizio della stagione come l’anello debole, si sta rivelando ancora più problematica. Con Russell Westbrook che tira con un imbarazzante 27% e altri come Stratwather e Watson che non riescono a fare la differenza, la situazione non è delle migliori. Coach Malone cerca di mantenere l’ottimismo, ma la realtà è che i Nuggets sembrano un gradino sotto le altre squadre di vertice della Western Conference.
Milwaukee Bucks: alla ricerca dell’equilibrio
Nel frattempo, i Milwaukee Bucks affrontano problemi forse ancora più complessi. Con un record di 1-3, la squadra sta cercando di trovare il giusto equilibrio tra Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard, due stelle che finora non sembrano funzionare bene insieme. Nonostante le statistiche individuali di Giannis siano in linea con la sua carriera, Lillard ha visto un calo nella sua produzione offensiva rispetto ai suoi standard abituali. Questa mancanza di chimica si è vista chiaramente nella disastrosa sconfitta contro i Boston Celtics, una partita che ha messo in evidenza i difetti già evidenziati nelle sconfitte contro Chicago e Brooklyn.
La difesa dei Bucks sta concedendo troppi punti, con una media di 116,4 punti concessi ogni 100 possessi, una statistica che li posiziona tra le peggiori difese della NBA. Anche l’attacco, nonostante il talento a disposizione, fatica a compensare queste lacune. Doc Rivers, il coach, cerca di vedere il lato positivo, sottolineando che la squadra ha mostrato sprazzi di quello che potrebbe diventare. Tuttavia, l’assenza di Khris Middleton, il terzo violino della squadra, complica ulteriormente le cose.
Sguardo al futuro: sfide e opportunità
Entrambe le squadre hanno ancora tempo per correggere il tiro. I Nuggets hanno una serie di partite casalinghe che potrebbero permettere loro di rialzarsi, mentre i Bucks cercano una reazione immediata nelle prossime sfide. Tuttavia, la preoccupazione è palpabile. Se i Nuggets sembrano avere un problema cronico con la loro panchina, i Bucks devono risolvere la loro alchimia interna per evitare un’implosione.
Nel contesto della Western Conference, i Nuggets devono dimostrare di poter competere con squadre come i Los Angeles Lakers e i Phoenix Suns, mentre i Bucks, nell’Est, devono trovare il modo di confrontarsi ad armi pari con i Celtics e altre squadre emergenti come i Cleveland Cavaliers. La stagione è lunga, ma le prime indicazioni non possono essere ignorate. Entrambe le squadre devono fare i conti con la realtà e apportare i necessari aggiustamenti per rimanere in corsa per il titolo. La pressione è alta, e il tempo per sperimentare soluzioni è limitato, ma ci sono ancora molte partite da giocare e opportunità per correggere la rotta.
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