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Sfida alla perfezione: Juric analizza l’Inter e il 100% di Dybala e Dovbyk

Alla vigilia di uno dei confronti più attesi della stagione, Ivan Juric si trova di fronte a una delle sfide più ardue della sua carriera da allenatore della Roma: affrontare l’Inter all’Olimpico. L’ultima vittoria della Roma contro l’Inter in casa risale al 2016, e da allora i nerazzurri si sono dimostrati un avversario ostico. Juric ha descritto l’Inter come un top club che gioca un calcio eccellente da anni, una squadra senza punti deboli evidenti che richiede il massimo impegno e concentrazione per essere affrontata.

Preparazione e strategia di Juric

Il tecnico croato ha lavorato intensamente con i giocatori rimasti a disposizione durante la pausa delle nazionali, trovando grande entusiasmo anche in quelli che sono rientrati. Juric ha affrontato l’Inter in passato sia con una difesa a tre che a quattro, ma ha ribadito che il modulo è meno rilevante rispetto all’applicazione e alla perfezione richieste. Evitare di subire la stessa sorte dell’Atalanta, che quest’anno ha subito la supremazia dell’Inter, è fondamentale.

L’importanza del cinismo sotto porta

Un tema ricorrente nella conferenza stampa è stato il cinismo sotto porta. Nonostante la Roma abbia una quantità simile di tiri in porta rispetto all’Inter, i nerazzurri riescono a segnare il doppio dei gol. Juric è fiducioso che i suoi giocatori abbiano la qualità necessaria per essere più efficaci in fase offensiva, sperando che questa sia solo una fase transitoria e che presto recuperino il miglior feeling con il gol.

Il confronto tra Juric e Dimarco

Un elemento interessante della sfida sarà il confronto tra Juric e il suo ex giocatore Federico Dimarco. I due hanno condiviso esperienze significative a Verona, sviluppando un rapporto di stima reciproca. Juric ha espresso la sua soddisfazione per i progressi di Dimarco, elogiandone le capacità con il piede sinistro e paragonandolo ad Angelino. La capacità di Dimarco di eseguire con precisione i cross e i tiri è un’arma che l’Inter sfrutta appieno, e Juric è consapevole della difficoltà di limitarlo.

La ritrovata forma di Dybala e Dovbyk

In vista della partita, Juric avrà a disposizione la coppia d’attacco formata da Paulo Dybala e Artem Dovbyk, entrambi al 100% della forma fisica. Dybala ha completato un ciclo di recupero e ha mostrato grande forma negli allenamenti, mentre Dovbyk ha superato un piccolo fastidio. Questa ritrovata disponibilità in attacco è cruciale per una Roma che necessita di incisività e creatività per superare la solida difesa interista.

Giocatori chiave e prospettive future

Oltre a Dybala e Dovbyk, Juric ha menzionato altri giocatori chiave. Leandro Paredes, rientrato da un lungo viaggio, è ancora in fase di recupero ma è apprezzato per la sua intelligenza tattica e l’esperienza. Enzo Fernández, altro giocatore sotto la lente, sta crescendo e potrebbe diventare molto utile per la squadra in futuro. La Roma si prepara quindi a una partita che potrebbe segnare un punto di svolta nella sua stagione, con la consapevolezza che solo una prestazione perfetta potrà consentire di competere con l’Inter.

L’attesa è alta, e la posta in gioco ancora di più. La sfida non è solo tecnica ma anche mentale, e Juric sembra fiducioso che i suoi giocatori possano rispondere alla chiamata.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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