Sette figure di spicco nel mondo dello sport si preparano a contendersi la presidenza del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) in un momento cruciale per il futuro del movimento olimpico. Con il voto previsto per il 20 marzo 2024 a Costa Navarino, in Grecia, i candidati si sottoporranno domani a un ‘esame orale’ per presentare le loro visioni e programmi elettorali. Questa sarà un’occasione fondamentale per comprendere le loro proposte e la direzione che intendono dare al CIO, specialmente in un periodo in cui il movimento olimpico affronta sfide significative.
L’attuale presidente, il tedesco Thomas Bach, ha annunciato lo scorso agosto di non voler prolungare il suo mandato oltre il 2025, aprendo così la strada a una competizione intensa e variegata. Le elezioni di quest’anno segnano un netto cambiamento rispetto a quelle del 2021, quando Bach fu rieletto senza opposizione, diventando l’unico candidato. Ora, con sette contendenti in lizza, l’atmosfera è completamente diversa e la competizione si preannuncia accesa.
I candidati in lizza
Tra i candidati spicca il britannico Sebastian Coe, 68 anni, noto per i suoi successi come atleta e leader sportivo. Due volte campione olimpico nei 1500 metri, Coe è anche il presidente della World Athletics e ha avuto un ruolo chiave nell’organizzazione delle Olimpiadi di Londra nel 2012, che sono state ampiamente acclamate. La sua esperienza nella gestione di eventi sportivi di grande rilevanza lo rende un candidato di peso, soprattutto in un momento in cui il CIO cerca di rafforzare l’integrità e l’inclusività delle Olimpiadi.
Un’altra figura di rilievo è la zimbabwana Kirsty Coventry, 41 anni, sette volte medaglia olimpica nel nuoto. La sua carriera di atleta è stata segnata da straordinari successi, e attualmente ricopre il ruolo di ministra dello Sport in Zimbabwe. La sua candidatura rappresenta una novità importante, in quanto porta una prospettiva fresca e una forte voce per la diversità e l’inclusione nel movimento olimpico.
Altri candidati di spicco includono:
- David Lappartient – presidente della Federazione Internazionale di Ciclismo (UCI), con una lunga carriera nel ciclismo e progetti per la sostenibilità.
- Morinari Watanabe – presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica, con esperienza nella gestione di federazioni internazionali.
- Johan Eliasch – presidente della Federazione Internazionale di Sci, con un focus sulle discipline invernali.
- Principe Feisal Al-Hussein – attivista sportivo e diplomatico, con esperienza nel CIO e iniziative per promuovere lo sport nei paesi in via di sviluppo.
- Juan Antonio Samaranch Jr. – figlio del celebre presidente del CIO, con un legame storico e desiderio di innovazione.
L’importanza dell’esame orale
Domani, i candidati si presenteranno in videoconferenza per esporre le loro idee e strategie. Ogni candidato avrà a disposizione dieci minuti per un primo incontro con la stampa, un’opportunità per delineare le loro visioni su temi chiave come:
- Sostenibilità
- Inclusione
- Lotta contro il doping
L’importanza di questo incontro non può essere sottovalutata, poiché le decisioni che saranno prese nelle prossime settimane influenzeranno non solo il futuro del CIO, ma anche il destino delle Olimpiadi stesse. Con il cambiamento climatico, le tensioni geopolitiche e le sfide economiche che incombono su molti paesi, il nuovo presidente del CIO dovrà affrontare una serie di questioni complesse.
Le elezioni del 20 marzo si terranno a Costa Navarino, una località che è diventata sinonimo di ospitalità e sostenibilità, valori che il CIO sta cercando di promuovere con sempre maggiore impegno. La scelta di questo luogo per le elezioni non è casuale e riflette l’intenzione del comitato di promuovere un’immagine di sostenibilità e responsabilità sociale nel contesto olimpico.
In attesa dell’esame orale di domani, la comunità sportiva e gli appassionati di tutto il mondo osservano con interesse, pronti a scoprire chi avrà la possibilità di guidare il CIO verso un futuro che promette di essere tanto sfidante quanto entusiasmante.