×

Scoprire le origini del petrolio italiano: un viaggio tra le nostre importazioni

L’approvvigionamento di petrolio è un tema di fondamentale importanza per l’Italia, un paese che non dispone di significative riserve di greggio nel proprio sottosuolo. In un contesto globale instabile, caratterizzato da conflitti in aree strategiche per l’industria petrolifera, come l’Ucraina e il Medio Oriente, la geopolitica ha avuto un impatto diretto sulle rotte di approvvigionamento del nostro paese. Recentemente, l’Italia ha dovuto ristrutturare le proprie fonti di importazione in risposta a eventi internazionali, cercando alternative più sicure e sostenibili.

L’Interruzione delle Importazioni dalla Russia

L’Italia ha deciso di interrompere le importazioni di petrolio dalla Russia a causa delle tensioni legate al conflitto in Ucraina. Questa scelta ha portato a un ripensamento delle rotte commerciali e ha reso necessaria la ricerca di nuovi fornitori. È interessante notare che, nonostante le sfide, la Libia è tornata a essere il principale fornitore di petrolio per l’Italia. Nel primo semestre del 2024, l’Italia ha importato 8.450.000 tonnellate di greggio dalla Libia, corrispondenti al 22,3% delle importazioni totali, con un incremento del 23,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il Ruolo dell’Africa e dell’Ex Urss

L’Africa emerge come l’area da cui l’Italia importa la maggior parte del suo greggio. Nel periodo gennaio-agosto 2024, il nostro paese ha importato 13.780.000 tonnellate di petrolio dall’Africa, pari al 36,4% del totale, con un aumento dell’11,9% rispetto allo stesso periodo nel 2023. I principali fornitori africani includono:

  1. Libia
  2. Algeria
  3. Nigeria

Anche l’area ex Urss gioca un ruolo importante per l’Italia. Sebbene le importazioni di greggio dalla Russia siano cessate, l’Italia ha trovato alternative in Azerbaijan e Kazakistan, con importazioni rispettivamente di 6.345.000 tonnellate e 5.726.000 tonnellate.

Le Importazioni dal Medio Oriente e dall’America

Il Medio Oriente, storicamente significativo per l’Italia, ha visto una riduzione delle importazioni, con 6.323.000 tonnellate di greggio importate tra gennaio e agosto 2024, che corrispondono al 16,7% del totale e segnano un calo del 26,5% rispetto al periodo precedente. Anche l’America ha un ruolo nel rifornimento di petrolio per l’Italia, con importazioni di 4.537.000 tonnellate, pari al 12% del totale, influenzate in parte dagli Stati Uniti.

In sintesi, l’Italia ha dovuto adattare le sue fonti di approvvigionamento di petrolio in un contesto di mutamenti geopolitici e sfide economiche. Con la Libia e l’Africa che emergono come fornitori principali, il panorama delle importazioni italiane si sta evolvendo, ponendo nuove sfide e opportunità per il futuro energetico del paese.

Change privacy settings