Il Bologna sta attraversando un momento estremamente complicato nella sua avventura europea, con una terza sconfitta consecutiva in Champions League che ha lasciato i tifosi rossoblù scoraggiati e preoccupati. La sfida contro il Monaco, terminata con un altro risultato negativo, ha evidenziato difficoltà che ormai sembrano croniche per la squadra italiana, che non è ancora riuscita a trovare la via del gol in questa competizione.
La partita al Dall’Ara è stata un susseguirsi di emozioni e delusioni per il Bologna. La formazione di Vincenzo Italiano ha cercato di rivoluzionare la propria linea offensiva schierando Illing Junior, Fabbian e Ndoye dietro l’unica punta Castro, preferito in attacco a Dallinga. Tuttavia, nonostante i cambiamenti, la squadra ha faticato a trovare fluidità e pericolosità offensiva contro un Monaco ben organizzato.
L’inizio del match ha visto il Bologna cercare di prendere il controllo, ma presto è diventato chiaro che il Monaco aveva altre intenzioni. Gli ospiti, guidati dalla creatività di Golovin e dalla promettente gioventù di Akliouche e Ben Seghir, sono riusciti a imporre il loro ritmo, mettendo in difficoltà la difesa rossoblù. Il pressing iniziale di Castro su Singo ha regalato un’opportunità a Miranda, ma il tiro è finito alto sopra la traversa. Poco dopo, un’azione di Ben Seghir ha portato Embolo a sfiorare il gol, con un tiro deviato sul palo da Skorupski.
Il Bologna ha tentato di reagire, ma ha mostrato difficoltà nel mantenere l’equilibrio tattico e nel creare occasioni pulite in avanti. Al 18′, il Monaco ha avuto una rete annullata grazie all’intervento del VAR, che ha rilevato un fallo di Singo su Skorupski. Nonostante ciò, la squadra di Philippe Clement ha continuato a dominare il gioco, con Golovin che ha messo alla prova i riflessi del portiere rossoblù con una punizione potente.
La prima frazione si è chiusa senza reti, ma il Bologna è entrato negli spogliatoi con il peso di una partita sofferta. Al rientro in campo, Italiano ha cercato di dare nuova linfa al centrocampo inserendo Pobega al posto di Moro. Questa mossa ha mostrato qualche segnale positivo, con Lucumì che ha sfiorato il gol di testa e Fabbian che ha avuto una buona occasione, neutralizzata da Majecki.
Nonostante un miglioramento nella solidità difensiva e una maggiore intraprendenza offensiva, il Bologna non è riuscito a concretizzare le proprie azioni. Gli ingressi di Orsolini e Dallinga per cercare freschezza in attacco non hanno portato i risultati sperati. Dall’altra parte, il Monaco ha risposto con l’ingresso di Minamino, che ha dato nuova energia ai monegaschi, mentre Caio Henrique e Matazo sono stati chiamati a consolidare la difesa.
L’episodio chiave della partita è arrivato all’86’, quando un calcio d’angolo battuto da Golovin ha trovato la testa di Embolo, che ha sovrastato Posch. La palla è finita sui piedi del capitano Keher, che ha insaccato con un tap-in in spaccata, silenziando il Dall’Ara e spegnendo le speranze del Bologna di ottenere almeno un punto.
Questa ennesima sconfitta lascia il Bologna in una posizione critica nel girone di Champions League, con un solo punto all’attivo e nessuna rete segnata. La strada verso i playoff sembra un miraggio, e la squadra di Italiano dovrà lavorare duramente per rialzarsi da questo momento difficile. Il prossimo impegno sarà cruciale per cercare di invertire la rotta e tenere vive le speranze europee, ma il tempo stringe e le occasioni per riscattarsi si fanno sempre più rare.
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