Un tennista di grande talento dice addio alle competizioni professionistiche ritirandosi: nella sua carriera una vittoria contro Nadal a Wimbledon
Grande spettacolo agli Australian Open attualmente in corso, senza, purtroppo, un protagonista che tutti aspettavano. Rafa Nadal, lontano dai campi da un anno, ha dovuto dare forfait, per la delusione di tutti i tifosi e gli appassionati, ma non intende mollare e tornerà presto in gioco.
Lo spagnolo è nella entry list del torneo di Doha, da dove proverà a lanciarsi verso un 2024 da protagonista. L’obiettivo conclamato è quello di arrivare nelle migliori condizioni alla stagione sulla terra rossa, la sua superficie preferita. Anche se, come sappiamo, nei migliori momenti di forma della sua carriera il fuoriclasse iberico è riuscito a fare bene su tutte le superfici.
Negli ultimi vent’anni, è stato una presenza fissa dei grandi palcoscenici a livello tennistico, affermandosi come uno dei più grandi di sempre e dando vita a sfide epiche contro Federer e Djokovic. Negli anni giovanili, semplicemente incontenibile con la sua esuberanza fisica e poi capace di far evolvere il suo gioco con palle maggiormente lavorate, sopperendo alla minore esplosività. Giocare contro di lui non è mai stato facile per nessuno. Ma c’era qualcuno che aveva trovato, probabilmente, l’antidoto e in due confronti su due, in carriera, era riuscito a batterlo, piuttosto a sorpresa. Parliamo di un tennista assai peculiare che adesso ha appeso la racchetta al chiodo.
La criptonite di Nadal: Dustin Brown lo sconfisse due volte
Probabilmente, non lo conoscevano in molti, Dustin Brown, ma è stato un tennista che, pur non particolarmente continuo e spesso limitato da problemi fisici, se in giornata era capace di mettere in difficoltà chiunque. Specialmente sull’erba.
Il giamaicano di passaporto tedesco, come detto, riuscì a battere Nadal sull’erba per ben due volte. La prima nel 2014, ad Halle, con un netto 6-4 6-1. La seconda, l’anno dopo, addirittura a Wimbledon, estromettendo il fuoriclasse spagnolo al secondo turno in quattro set (7-5 3-6 6-4 6-4). Non è finita, perché nel 2019, a Stoccarda, riuscì a eliminare il quotatissimo Zverev in tre set. In singolare, ha raggiunto al massimo la 64esima posizione nel ranking ATP. Meglio in doppio, dove è salito in carriera fino alla posizione numero 43, vincendo anche due titoli e disputando altre quattro finali. A 39 anni, dopo essersi dedicato solo al doppio nelle ultime stagioni, ha definitivamente detto stop.
