La Formula 1 si scopre improvvisamente interessante in pista e fuori. Fra intrecci creatisi in classifica, casi all’interno delle scuderie e una classifica inaspettatamente corta dopo il ritiro di Verstappen in Australia, il GP del Giappone è diventato un appuntamento attesissimo, anche in chiave 2025.
Occhi puntati su Carlos Sainz, il pilota spagnolo divenuto il miglior nemico della Ferrari e della Red Bull. Ha messo in crisi entrambe. A Maranello, si addensano i dubbi. L’annuncio di Hamilton e i risultati modesti del pilota britannico in questo inizio di stagione fa il paio con il miglior approccio di sempre di Sainz in rosso. Quanto basta per generare un cortocircuito. In tanti iniziano a chiedersi se la Ferrari abbia visto giusto nel puntare su Hamilton nel 2025. E anche se sia stato azzeccato affiancarlo a Leclerc sacrificando, appunto, Sainz. In casa Red Bull, dove il futuro di Perez resta assai incerto, si guarda con interesse a Sainz, complice le quotazioni schizzate verso l’alto dopo la vittoria a Melbourne. Il pilota spagnolo, che rientrava dopo un’operazione, ha saputo sfruttare l’occasione e si è lasciato dietro il suo compagno di squadra e ha rifilato quasi un minuto a Perez. Quanto basta per considerarlo un potenziale pilota Red Bull per la prossima stagione.
In casa Red Bull, al netto dell’intoppo in Australia, l’ultimo mese è stato (eufemismo) piuttosto movimentato. Christian Horner è stato accusato e poi assolto dal comportamento inappropriato, ma non gli è bastato per tenere saldamente le redini di una scuderia che vive una sorta di “Trono di Spade”. Spaccature evidenti, che potrebbero portare anche all’addio di Max Verstappen nonostante un contratto con la sua squadra fino al 2028. Horner non ha mai nascosto che niente e nessuno sia più importante della squadra. E del resto, i volanti di Perez e del tre volte campione del mondo sono ambiti: oltre a Carlos Sainz, potrebbe trovare spazio Fernando Alonso. In ogni caso non sembra ipotesi peregrina che, con o senza Verstappen, in Red Bull si continui a parlare anche in spagnolo. “Sarebbe da stupidi sottovalutare Sainz, soprattutto per le grandi prestazioni mostrate dall’inizio stagione. L’ipotesi è affascinante”. Pensieri e parole di Helmut Marko, addetto al reclutamento dei piloti sebbene anche la sua posizione sia in bilico perché legata a doppio filo a quella di Max Verstappen. In ogni caso, la candidatura di Sainz è in piedi e regge benissimo.
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