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Sabalenka supera Andreeva e conquista i quarti di finale all’Australian Open

Aryna Sabalenka, la campionessa in carica dell’Australian Open e attuale numero 1 al mondo, ha dimostrato ancora una volta la sua forza e determinazione nel torneo di Melbourne. Superando con un netto 6-1, 6-2 la giovane promessa russa Mirra Andreeva, classificata al 15° posto nel ranking WTA, Sabalenka diventa la prima giocatrice a qualificarsi per i quarti di finale dell’Open australiano di quest’anno.

La partita, che si è svolta nella serata di martedì, ha visto Sabalenka dominare fin dall’inizio. In poco più di un’ora, la bielorussa ha messo in mostra il suo gioco potente e preciso, capitalizzando ogni opportunità e lasciando poco spazio alla giovane avversaria. Il primo set è stato un vero e proprio dominio da parte di Sabalenka, che ha chiuso il parziale in appena 30 minuti, mettendo a segno colpi potenti e una serie di servizi che hanno messo in difficoltà Andreeva.

Il secondo set e la determinazione di Sabalenka

Il secondo set, pur essendo più combattuto, ha visto la Sabalenka mantenere il controllo. Andreeva ha avuto alcune chance di ribaltare la situazione, in particolare nel sesto game, dove ha avuto a disposizione tre palle break. Tuttavia, la numero uno del mondo ha saputo mantenere la calma, annullando le opportunità e portandosi avanti sul punteggio di 4-2. Da quel momento, Sabalenka ha chiuso la partita senza difficoltà, confermando il suo stato di forma e la sua determinazione a difendere il titolo.

Questa vittoria segna la nona vittoria consecutiva di Sabalenka dall’inizio della stagione, un inizio di anno davvero straordinario per la bielorussa, che ha già conquistato il titolo al torneo di Brisbane. Con un totale di 18 vittorie consecutive all’Australian Open, Sabalenka ha eguagliato un record che risale alla sua connazionale Victoria Azarenka. Quest’ultima, vincitrice del torneo nel 2012 e nel 2013, era stata l’ultima giocatrice a raggiungere un simile traguardo.

La progressione nel torneo e le sfide future

La progressione di Sabalenka nel torneo di Melbourne è stata caratterizzata da un gioco incisivo e dalla capacità di gestire la pressione, qualità che l’hanno portata a conquistare il titolo lo scorso anno. Nonostante le sfide che ha affrontato in passato, tra cui la lotta con l’ansia da prestazione, la bielorussa sembra ora più pronta che mai a riconfermare il suo status di campionessa.

Dopo la vittoria su Andreeva, Sabalenka si prepara a incontrare la vincente tra Donna Vekic, classificata al 19° posto, e Anastasia Pavlyuchenkova, che occupa la 32ª posizione nel ranking. Entrambe le avversarie hanno mostrato un buon livello di gioco nei turni precedenti, ma Sabalenka, con la sua attuale forma, si presenta come la favorita per continuare il suo cammino nel torneo.

Le sorprese dell’Australian Open 2024

L’Australian Open di quest’anno è stato testimone di diverse sorprese e colpi di scena, con alcune delle grandi stelle del tennis che hanno già abbandonato il torneo. La presenza di Sabalenka come principale favorita non fa che accentuare l’importanza di ogni sua partita, dato che il pubblico si aspetta di vederla combattere per un altro titolo.

Inoltre, il torneo di quest’anno ha visto un notevole interesse per i giovani talenti, come Andreeva, che a soli 16 anni sta già facendo parlare di sé come una delle promesse più interessanti del circuito. La sua prestazione contro Sabalenka, sebbene non sia stata sufficiente per ottenere la vittoria, ha dimostrato il suo potenziale e la sua capacità di competere ai massimi livelli.

Con l’avvicinarsi dei quarti di finale, le aspettative sono alte non solo per Sabalenka ma per tutte le giocatrici ancora in competizione. La tensione e l’emozione del torneo aumentano, e ogni incontro diventa cruciale per la corsa al titolo. Sabalenka, con la sua determinazione e la sua esperienza, è pronta ad affrontare qualsiasi sfida si presenti sul suo cammino, mentre il pubblico attende con trepidazione di assistere a nuove emozioni all’Australian Open 2024.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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