La prima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico si è aperta con un mix di sorprese e incidenti che hanno subito scosso il paddock. Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez ha visto George Russell della Mercedes emergere come il più veloce in pista, fermando il cronometro su un impressionante 1’17″998. Un risultato che ha confermato la competitività della scuderia tedesca in questo weekend, nonostante un avvio di stagione altalenante.
A soli tre decimi di distanza, Carlos Sainz ha portato la sua Ferrari SF-24 in seconda posizione. La vettura, soprannominata “squalo” per il suo design aerodinamico aggressivo, ha mostrato una buona forma, indicativa del duro lavoro del team di Maranello per migliorare le prestazioni. Sainz ha saputo sfruttare al meglio il tempo in pista, cercando di ottenere dati cruciali per il set-up del weekend.
Un’altra sorpresa è giunta da Yuki Tsunoda, che ha conquistato il terzo posto con la sua Red Bull, posizionandosi davanti al più quotato compagno di squadra Max Verstappen. Tsunoda ha saputo gestire bene le condizioni non ideali della pista, caratterizzate da interruzioni frequenti dovute a detriti. Verstappen, invece, ha avuto un inizio di sessione complicato, culminato con un problema alla power unit che lo ha costretto a rientrare ai box, limitando così il suo tempo in pista.
La sessione è stata segnata anche da un incidente tra Oliver Bearman e Alex Albon. Bearman, alla guida della seconda Ferrari al posto di Charles Leclerc, è stato incolpevolmente coinvolto in un contatto con Albon, che ha danneggiato l’anteriore della SF-24 numero 38. L’incidente ha portato Albon a finire violentemente contro le barriere, fortunatamente senza riportare conseguenze fisiche. Tuttavia, l’episodio ha interrotto il ritmo della sessione, costringendo i team a rivedere i propri programmi di lavoro.
Oscar Piastri ha avuto una sessione particolarmente difficile, classificandosi sesto e lamentandosi via radio delle prestazioni della sua McLaren. Le modifiche apportate alla vettura non sembrano aver dato i risultati sperati, lasciando il pilota australiano con molte incertezze da risolvere prima della gara.
In un contesto di continui cambiamenti e volti nuovi, la sessione ha visto anche l’ingresso di giovani piloti come Kimi Antonelli. L’italiano, al volante della Mercedes W15 aggiornata di Lewis Hamilton, ha svolto un lavoro meticoloso di valutazione delle nuove componenti introdotte in Texas, girando su tempi costanti con gomme a mescola dura. Questo ha permesso al team di raccogliere dati preziosi per lo sviluppo futuro.
Filip Drugovich ha fatto il suo debutto sulla Aston Martin di Fernando Alonso, classificandosi 18esimo, mentre Robert Shwartzman ha preso il posto di Zhou sulla Alfa Romeo, chiudendo al 19esimo posto. Patricio O’Ward, sostituendo Lando Norris sulla McLaren, ha terminato la sessione in 13esima posizione, mostrando una buona adattabilità alla nuova vettura.
Le tante bandiere rosse hanno reso difficile per i team concentrarsi sul passo gara, costringendoli a cercare il tempo sul giro secco. Tuttavia, le condizioni della pista e le numerose interruzioni hanno reso difficile interpretare i risultati, lasciando piloti e ingegneri con molti punti interrogativi in vista delle prossime sessioni.
Ora, l’attenzione si sposta sulla seconda sessione di prove libere, prevista per la mezzanotte italiana, dove i team cercheranno di capire meglio il comportamento delle vetture in condizioni di gara. Sarà fondamentale ottimizzare il set-up e la strategia per affrontare al meglio il Gran Premio di domenica, su un circuito che promette ancora spettacolo e sorprese.
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