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Runjaic: la mia inter sarà evoluzione, non rivoluzione

Kosta Runjaic, l’allenatore dell’Udinese, si prepara ad affrontare una delle sfide più impegnative della stagione: la gara di Coppa Italia contro l’Inter. La squadra friulana si presenterà a Milano con diverse assenze importanti, in particolare a centrocampo, dove mancheranno giocatori chiave come Zarraga, Payero e Lovric. Queste assenze mettono in difficoltà la formazione, ma Runjaic ha già sottolineato che non intende stravolgere la sua squadra, mantenendo un approccio prudente e strategico.

scelte strategiche di runjaic

Alla vigilia della partita, Runjaic ha incontrato i giornalisti per discutere le sue scelte e le aspettative per la gara. “Domani saremo in difficoltà soprattutto a centrocampo. Ci saranno delle rotazioni, abbiamo diverse opzioni, ma non è detto che ci saranno cambiamenti in tutti i reparti”, ha dichiarato l’allenatore. Questa affermazione è significativa, poiché riflette la filosofia di Runjaic, che punta a costruire una squadra coesa e ben organizzata, piuttosto che cambiare radicalmente gli assetti tattici.

La decisione di non stravolgere la formazione è supportata dalla volontà di utilizzare la partita di Coppa Italia come un’opportunità per dare spazio a quei giocatori che hanno avuto meno minuti in campo finora. Runjaic ha affermato: “Sarà l’occasione per vedere meglio giocatori che sono stati meno utilizzati”. Questa strategia non solo permetterà a quei calciatori di mettersi in mostra, ma contribuirà anche a rafforzare il gruppo, creando una maggiore competitività interna.

la difesa e le scelte tattiche

Un altro punto interessante sollevato da Runjaic riguarda la difesa. L’allenatore ha confermato che la formazione scenderà in campo con una difesa a tre, un sistema che potrebbe aiutare a contenere l’attacco temibile dell’Inter. Le ragioni di questa scelta possono essere riassunte nei seguenti punti:

  1. Maggiore stabilità difensiva.
  2. Copertura efficace contro avversari di alto livello.
  3. Sfruttamento delle caratteristiche dei giocatori a disposizione.

La difesa a tre potrebbe fornire maggiore stabilità e copertura, particolarmente necessarie contro avversari di alto livello come l’Inter.

l’importanza di sanchez

Inoltre, Runjaic ha menzionato Alexis Sanchez, il cileno che festeggerà il suo 36° compleanno proprio nello stadio in cui ha conquistato il ventesimo scudetto con l’Inter. “Sanchez può anche partire dall’inizio, ma devo ancora decidere”, ha commentato l’allenatore. Questa affermazione mette in evidenza l’importanza del giocatore nell’economia della squadra, nonostante l’età. La presenza di un calciatore esperto come Sanchez potrebbe rivelarsi cruciale per l’Udinese, non solo per le sue qualità tecniche, ma anche per la sua leadership sul campo.

Riguardo alla stagione dell’Udinese, Runjaic ha riconosciuto che il percorso è difficile. “Abbiamo fiducia nel processo e lavorando, i risultati arriveranno”, ha affermato, evidenziando la necessità di perseverare nonostante le difficoltà. L’atteggiamento positivo del tecnico è fondamentale per mantenere alto il morale della squadra e per affrontare le sfide quotidiane in un campionato competitivo come quello italiano.

In un contesto in cui le aspettative sono alte, è chiaro che Runjaic vuole costruire una squadra in grado di competere con i migliori, ma senza compromettere l’identità e la struttura già esistente. La sfida contro l’Inter rappresenta un banco di prova importante non solo per i giocatori, ma anche per l’allenatore stesso, che avrà l’opportunità di dimostrare le sue capacità di gestione in un momento critico.

La partita di domani non sarà solo una semplice gara di Coppa Italia, ma un’opportunità per l’Udinese di mostrare la propria crescita e il proprio potenziale. Con un approccio strategico e una gestione accorta delle risorse, Runjaic spera di portare la sua squadra verso risultati positivi, anche di fronte a avversari di altissimo livello come l’Inter. La stagione è ancora lunga e ogni partita rappresenta un passo importante nel cammino verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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