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Rugby, via ai Mondiali: all’Italia serve un miracolo

Via ai Mondiali di Rugby. La Francia, padrona di casa, aprirà la decima edizione del campionato del mondo della palla ovale con una sfida che potrebbe essere benissimo una delle potenziali finali di questa edizione: transalpini contro All Blacks, insomma lo spettacolo è assicurato sin dal fischio d’inizio di un lunghissimo torneo.

Più che Rugby, una maratona: un mondiale lungo un mese e mezzo

I tempi del rugby sono dilatati rispetto alle altre discipline perché una sfida ad alto livello richiede almeno 5-6 giorni di recupero. Ecco perché il Mondiale è una maratona. Si inizia con Francia – Nuova Zelanda e l’ultimo atto si consumerà fra un mese e mezzo, quando sabato 28 lo Stade De France ospiterà la finalissima che decreterà il decimo Campione del Mondo. La prima fase richiederà un mese e si chiuderà l’8 ottobre. Sabato 14 e domenica 15 ottobre quarti di finale. Venerdì e sabato 21 ottobre semifinali.  La formula prevede 4 gruppi da cinque squadre e solo le prime due accederanno alla fase a eliminazione diretta. Le terze di ogni girone, seppur eliminate, si qualificheranno automaticamente alla prossima edizione del Mondiale. Nella fase a gironi chi vince guadagna 4 punti. 2 per il pareggio e zero per la sconfitta.

E L’Italia? Agli azzurri serve un miracolo ma mai dire mai…  

Immagine | Ansa

L’Italia dovrà aspettare qualche giorno per scendere in campo. L’esordio della Nazionale di rugby azzurra è previsto contro la Naimibia, uno dei pochi avversari alla portata degli azzurri. Servirà un miracolo sportivo per passare il turno. L’urna non è stata benevola e l’accoppiamento con Uruguay, Francia e Nuova Zelanda lascia poco spazio alle speranze. L’idea di centrare i primi due posti è un esercizio di ottimismo esagerato, ai limiti della logica sportiva. Il terzo posto, e la conseguente partecipazione alla Rugby World Cup del 2027, è alla portata e per questo sarà fondamentale il punteggio finale di ogni partita: è possibile ottenere il punto di bonus perdendo entro 7 punti di scarto oppure segnando quattro mete. Qualora si perdesse rientrando in entrambi i parametri, si guadagnerebbero due punti. L’Italia può arrivare con la ragionevole certezza del terzo posto e alle sfide contro Francia e Nuova Zelanda avendo tutto da guadagnare. Il calendario prevede infatti, l’esordio con la Namibia e poi l’Uruguay in quello che sarà uno “spareggio” per il terzo posto. Quindi le sfida contro  Nuova Zelanda e la Francia, dove potenzialmente l’Italia potrebbe essere ancora in corsa. E chi sa se la palla ovale, famosissima per il suo rimbalzo irregolare e a votle imprevedibile, regali una gioia insperata.

Luigi Pasquale Pellicone

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