L’Italia del rugby cercherà di entrare nella storia andando a caccia di un traguardo mai raggiunto: i quarti di finale del Mondiale. Per centrare l’impresa occorre superare la Nuova Zelanda degli All Blacks, una nazionale “istituzione” del rugby. Sfida, quella in programma venerdì, che sarà seguitissima dagli appassionati e anche da chi si è avvicinato con curiosità, come spesso accade quando ci sono sfide di richiamo internazionale, a questo sport. Ecco dunque una rapida e semplice infarinatura per chi non ha dimestichezza con la palla ovale.
Il rugby è uno sport di squadra. Ogni formazione scende con 15 giocatori in campo. Il terreno di gioco è diviso in due dalla metà campo, parallelamente alla quale c’è la linea tratteggiata da 10 metri e poi quella continua dei 22. Quindi l’area gli ultimi 5 metri (tratteggiati) che separano sino dalla linea di fondo campo dove, al centro, c’è la porta, che ha forma di H, formata da due pali e da una traversa. Vince, ovviamente, chi segna più punti dell’avversario, in primis, arrivando a “meta”, ovvero, schiacciando la palla a terra al di là della linea di fondo campo avversaria. In alternativa, si può segnare su calcio piazzato. La palla (ovale, di peso fra i 400 e i 450 grammi e con una circonferenza fra i 76 e i 79 e di 28 – 30 cm in lunghezza) non può essere lanciata in avanti con le mani: si può passare all’indietro ai compagni, oppure calciata verso la metà campo avversaria con i piedi. La meta vale 5 punti e dà diritto al calcio di trasformazione, che ne porta in dote altri due se la palla sarà indirizzata fra i pali. Si ottengono tre punti calciando una punizione o un “dop” ovvero un calcio di rimbalzo. In entrambi i casi, ovviamente, la palla ovale dovrà passare fra i due pali. La partita dura due tempi effettivi di 40 minuti.
Il Rugby è uno sport di contatto, quindi è fondamentale interpretare le regole in modo corretto. Le infrazioni sono severamente punite. Vietatissimo, e considerato gravemente antisportivo, spingere o sgambettare l’avversario, placcarlo al collo o alla testa e trattenere la palla a terra. Anche nel rugby esiste il fuorigioco. Si trova in questa posizione chi riceve il pallone al di là della linea dei suoi compagni. Le infrazioni sono punite con un calcio di punizione in caso di fuorigioco o fallo volontario. Con una mischia in caso di passaggio in avanti. La mischia è l’essenza del rugby: il “pacchetto” di giocatori (otto) si schiera a testuggine e spinge con tutta la forza possibile per spostare quello avversario. La palla va fatta filtrare nel varco dal mediano di mischia e l’obiettivo e di spingerla fuori e all’indietro in modo di averne il possesso. Quando l’ovale esce dal campo, c’è la touche: entrambe le squadre si schierano fra le linee a bordo campo per intercettare la rimessa in campo. Per riuscirci, due giocatori per squadra sollevano un compagno, chiamato per l’appunto “pilone”. Il suo compito è raccogliere la palla al volo. Restano i ruoli: dall’1 all’8 giocano gli “avanti”, ovvero i rugbisti più robusti e pesanti che costituiscono il pacchetto di mischia. Dal 9 al 15 invece i trequarti, schierati nelle linee posteriori, formati da elementi agili e veloci. Non resta che tifare azzurri o provare questo meraviglioso sport…
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