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Roma sconfitta in Olanda: addio accesso diretto agli ottavi di Europa League

La AS Roma è tornata da Alkmaar con una sconfitta che complica notevolmente il suo cammino nell’Europa League. La squadra giallorossa, guidata da Claudio Ranieri, ha ceduto 1-0 contro l’AZ Alkmaar, compromettendo le possibilità di qualificazione diretta agli ottavi di finale. Il gol decisivo è arrivato all’80’ grazie a un tap-in di Parrott, che ha punito gli errori difensivi dei romani nel momento peggiore della gara.

La maledizione della trasferta

La Roma sembra essere intrappolata in una maledizione quando gioca lontano da casa. Anche in questo match, gli uomini di Ranieri hanno mostrato difficoltà in fase di costruzione e difesa, specialmente nel primo tempo, dove l’AZ ha dominato il gioco. Le statistiche parlano chiaro:

  1. La squadra olandese ha mantenuto il possesso palla.
  2. Ha creato più occasioni, mentre la Roma faticava a trovare il ritmo.
  3. Il primo tempo si è chiuso senza reti, ma l’AZ era in controllo.

Nonostante la mancanza di Mancini in difesa, il reparto arretrato giallorosso ha mostrato evidenti vulnerabilità, con Celik che ha faticato a contenere gli attacchi degli esterni avversari. Un momento chiave del primo tempo è arrivato al 40′, quando Poku ha servito Meerdink in area; l’attaccante, però, ha sprecato un’ottima opportunità non inquadrando la porta.

Cambi e cambio di storia

Nel tentativo di cambiare le sorti della partita, Ranieri ha deciso di intervenire all’intervallo sostituendo Dovbyk con Soulé, spostando Dybala nel ruolo di falso nove. Questa mossa ha portato a un miglioramento nel gioco della Roma, che ha iniziato a mostrare segni di vitalità, in particolare sulla fascia sinistra con Angelino spesso pericoloso.

Nonostante i tentativi di raddrizzare la partita, l’AZ ha saputo rispondere e, con i cambi di Maartens, ha trovato la chiave per sbloccare il match. Il subentrato Parrott, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, ha capitalizzato su una disattenzione della difesa giallorossa, segnando il gol che ha portato in vantaggio l’AZ al minuto 80.

Le ripercussioni della sconfitta

Questo ko non solo ha messo a repentaglio il sogno di una qualificazione diretta, ma ha anche complicato la situazione per Ranieri e i suoi giocatori. La Roma ora dovrà affrontare l’Eintracht Francoforte all’Olimpico nella prossima settimana, un match che si preannuncia decisivo per la qualificazione agli spareggi. La pressione sarà alta, poiché una vittoria sarà necessaria per mantenere vive le speranze di proseguire il cammino europeo.

I tifosi giallorossi hanno assistito a una prestazione altalenante; l’ottimismo mostrato nel secondo tempo si è spento di fronte all’inevitabile realtà di una sconfitta che lascia il segno. La mancanza di incisività offensiva e la fragilità difensiva sono fattori che Ranieri dovrà affrontare in settimana per preparare la squadra al prossimo incontro.

Un futuro incerto

La Roma, lo ricordiamo, ha una storia ricca di successi europei, ma anche di delusioni. La recente sconfitta in Olanda riporta alla mente la necessità di una riflessione interna e di un potenziamento della rosa. Le assenze di giocatori chiave come Mancini hanno sicuramente influenzato l’andamento della partita, ma la squadra deve trovare il modo di adattarsi e superare le difficoltà.

Il match di ritorno contro l’Eintracht sarà un banco di prova fondamentale. Non solo per la qualificazione, ma anche per il morale della squadra, che ha bisogno di ritrovare fiducia dopo questa battuta d’arresto. La Roma deve dimostrare di poter competere ad alti livelli, e una vittoria contro una delle squadre più forti del girone sarebbe un ottimo modo per rilanciare le proprie ambizioni.

I prossimi giorni saranno cruciali per il club giallorosso, che dovrà lavorare sodo sia in campo che fuori, per ritrovare la forma e la mentalità necessarie per affrontare le sfide future. L’Europa League rappresenta un’opportunità importante, e la Roma deve lottare con tutte le sue forze per non perdere il treno della qualificazione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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