La situazione in casa Roma è diventata un vero e proprio rebus dopo l’esonero di Ivan Juric, una decisione che pareva nell’aria da tempo ma che ha sorpreso, almeno in parte, i tifosi giallorossi. La nota ufficiale del club, diramata intorno alle 17.27 di domenica, ha segnato la fine di un percorso che molti avevano già previsto, ma che i vertici societari, i Friedkin, hanno tardato a riconoscere. La sconfitta casalinga per 2-3 contro il Bologna, un match che ha visto l’Olimpico desolato e i tifosi in segno di protesta, ha rappresentato il colpo di grazia per Juric. I fischi e il silenzio assordante che ha accolto la squadra al termine dell’incontro sono stati un chiaro segnale del malcontento che serpeggiava tra i sostenitori.
Le difficoltà di Juric
Juric, consapevole delle difficoltà e delle pressioni che gravavano su di lui, aveva già manifestato ai suoi giocatori che le sue ore sulla panchina romanista fossero contate. Le prestazioni deludenti, culminate in un pareggio in Europa League contro il Saint-Gilloise e nella sconfitta contro il Bologna, hanno messo in evidenza una situazione insostenibile. Il croato, pur avendo cercato di fare del suo meglio, si è trovato a gestire un ambiente complicato, con un distacco evidente tra lui e i giocatori, tra cui illustri assenti come Dybala e Pellegrini, che hanno assistito al match dalla tribuna.
La comunicazione dell’esonero
La decisione di esonerare Juric è stata comunicata direttamente da Dan Friedkin, il quale lo ha contattato personalmente, evidenziando la serietà della situazione. Dopo aver parlato con il tecnico, il dirigente ha affrontato i media, esprimendo gratitudine per il lavoro svolto da Juric e ammettendo le difficoltà di questo periodo. La Roma si trova in un momento di transizione, e la società è già al lavoro per trovare un nuovo responsabile dell’area tecnica, con l’obiettivo di ripristinare la competitività del club.
La ricerca del nuovo allenatore
In questo contesto, la ricerca del nuovo allenatore è diventata una priorità. Tra i nomi che circolano, Roberto Mancini sembra essere in pole position. L’ex ct della Nazionale ha già manifestato interesse per un progetto a lungo termine, richiedendo un contratto fino al 2027. Mancini, dopo la sua esperienza con l’Italia, è pronto a lanciarsi in una nuova avventura e ha già avuto contatti informali con la Roma. Tuttavia, la sfida non sarà semplice, considerando il calendario complicato che attende la squadra giallorossa con avversari come Napoli, Tottenham e Atalanta nel prossimo futuro.
Altre candidature in lizza
Parallelamente, ha iniziato a prendere piede anche la candidatura di Rudi Garcia. Il francese ha già allenato la Roma in passato, dal 2013 al 2016, e potrebbe tornare alla guida della squadra, soprattutto considerando che il nuovo responsabile dell’area tecnica, Florent Ghisolfi, potrebbe essere propenso a richiamarlo. Nonostante ciò, ci sono delle complicazioni, dato che Garcia ha un contratto in essere e la società dovrà gestire diversi aspetti per un eventuale ritorno.
Oltre a Mancini e Garcia, ci sono altri nomi sul tavolo. Frank Lampard e Graham Potter, attualmente disponibili, sono due opzioni che potrebbero essere considerate, mentre in Italia restano profili di alto livello come Claudio Ranieri, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Anche il giovane Edin Terzic, ex allenatore del Borussia Dortmund, è stato contattato in passato e potrebbe rientrare nel novero delle scelte. La Roma, quindi, si trova di fronte a una fase decisiva, con la necessità di operare una scelta ponderata e strategica.
Il futuro della società
Intanto, i Friedkin stanno lavorando per rafforzare la struttura della società. In settimana, si prevede l’ufficializzazione di un nuovo CEO, con nomi come Carnevali, Perrelli e Antonello in lizza. La società è consapevole della necessità di stabilire un progetto che non solo riporta la Roma a lottare per traguardi importanti, ma che garantisca anche un futuro solido e sostenibile. La prossima settimana sarà cruciale per delineare il futuro immediato del club, un futuro che dovrà necessariamente fare i conti con le aspettative di una tifoseria che non smette di sperare e di supportare i colori giallorossi.