Anthony Taylor è stato al centro delle polemiche negli scorsi mesi per l’arbitraggio della finale tra Roma e Siviglia. L’ultima decisione aumenta l’amarezza dei giallorossi
Se la Roma si guarda alle spalle, nelle due stagioni passate con José Mourinho in panchina, può essere soddisfatta dei suoi successi europei, con la Conference League da lucidare in bacheca e una finale di Europa League che si è decisa ai calci di rigore.
Proprio quel match contro il Siviglia, però, ha lasciato l’amaro in bocca per lo Special One e tutti i tifosi giallorossi, per via della conduzione arbitrale di Anthony Taylor. L’arbitro ha preso diverse scelte controverse e per tanti ha avuto un arbitraggio secondo alcuni a favore degli andalusi. Si è scatenato il caos nel post partita, con il club della Capitale e i suoi protagonisti furiosi nei confronti del direttore di gara. Ora la beffa subita è ancora più amara per quello che sta succedendo in Inghilterra. A distanza di tempo, Taylor non ha smesso di compiere errori più o meno gravi sia negli stadi nazionali, sia a livello internazionale, e ora è costretto a pagarne nel conseguenze.
Taylor viene retrocesso in Championship: cosa sta succedendo
I dubbi sulle scelte e, in generale, sulle capacità dell’arbitro sono argomento caldo nel massimo campionato d’Oltremanica.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la partita tra Newcastle e il Wolverhampton, poi terminata con un pareggio. I Magpies hanno avuto a favore un rigore piuttosto dubbio che ha alterato inevitabilmente l’esito della partita. Sul fattaccio si sono esposti grandi nomi del calcio britannico. Gary O’Neil, ad esempio, ha parlato della decisione del direttore di gara, definendola “scandalosa”. E anche Alan Shearer, simbolo del club bianconero, ha comunque ammesso che anche a suo avviso il calcio di rigore non era da assegnare: “Se me l’avessero fischiato contro, sarei stato furioso”, ha detto.
Gli alti piani del football inglese hanno preso, quindi, una scelta piuttosto forte dopo mesi di polemiche: Taylor, per il momento, è stato retrocesso in Championship per dirigere la partita tra Preston e Coventry. La decisione è sicuramente importante per un arbitro di 45 anni, quindi, con tanti anni di carriera davanti, e che era arrivato a condurre una finale di Europa League. Allo stesso tempo, l’amarezza cresce nel mondo Roma, perché se non ci fosse stato lui, probabilmente, le cose sarebbero andate diversamente. E Mourinho lo sa bene.
