Il lungo e inaspettato inverno di Primoz Roglic. In un solo anno la vita è cambiata per il vincitore del Giro d’Italia e non solo perché indossa una maglia diversa: il passaggio del 34enne dalla Visma alla Bora ha lasciato in eredità, anche più del previsto, qualche contraccolpo.
Il cambiamento evidentemente non è stato indolore. Basta osservare i risultati ottenuti nello stesso periodo a confronto con il 2023. L’ombra del passato si allarga e oscura un presente ancora opaco. Lo scorso anno, Roglic era partito alla grande e aveva inanellato quattro vittorie prestigiose: Tirreno, Catalogna, Giro d’Italia e Burgos. Così come per tutta la stagione durante la quale è sceso dal podio solo in occasione delle Tre Valli: per il resto, un podio alla Vuelta, una vittoria in Emilia e un terzo posto anche in Lombardia. Il 2024 è avarissimo. Un non indimenticabile 10° posto alla Parigi-Nizza che ha lasciato molte più ombre che luci. È vero che il freddo lo ha messo a dura prova per tutta la settimana, ma da Roglic ci si aspetta sempre il meglio. Non c’è comunque da allarmarsi, visto che nel 2021 è andata anche peggio: 15esimo posto alla Parigi-Nizza con tanto di caduta da leader nell’ultima tappa.
Risultati non all’altezza, dunque, ma Roglic non va a caccia di alibi: “In termini generali il risultato, non è quello che cercavamo, ma torniamo a casa con un quinto posto nella classifica generale per Aleks Vlasov, oltre a una vittoria di tappa (dello stesso Vlasov). Questa è stata la mia prima gara con una nuova squadra, con nuovi compagni e una nuova struttura. Dobbiamo imparare a lavorare meglio insieme. Penso che abbiamo fatto abbastanza bene questa settimana e questa è una buona base per progredire. Certo, ci sono ancora ampi margini di miglioramento e cercheremo sicuramente di migliorare nelle prossime gare”.
L’inizio non indimenticabile non cambia i programmi di Roglic che non difenderà la maglia rosa. I suoi prossimi impegni passano per il Giro dei Paesi Baschi dove difenderà le ultime due vittorie, quindi correrà le classiche sulle Ardenne, la Freccia Vallone, la Liegi e il Delfinato, ultimo test prima del Tour de France più competitivo di sempre. Alla Grande Boucle dovrà vedersela con Jonas Vingegaard, Tadej Pogacar e Remco Evenepoel che, a differenza di Roglic, hanno già iniziato a vincere…
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