Rocchi propone innovativa soluzione per il Var

Innovazione tecnologica e regolamentazioni arbitrali nel calcio

Nel mondo del calcio, l’innovazione tecnologica e le regolamentazioni arbitrali sono temi sempre al centro del dibattito. Recentemente, Gianluca Rocchi, designatore arbitrale per la Serie A e B, ha sollevato questioni significative riguardo l’utilizzo del VAR (Video Assistant Referee) e l’introduzione del tempo effettivo di gioco, durante la presentazione della seconda edizione del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC a San Siro.

Il VAR a chiamata

Il VAR a chiamata è una delle proposte che sta attirando maggiore attenzione. Questa modalità permetterebbe alle squadre di richiedere la revisione di determinate decisioni arbitrali durante la partita, simile a quanto avviene in altri sport come il tennis o il cricket. Rocchi ha illustrato come questa opzione possa rappresentare una soluzione alternativa, o complementare, ai sistemi attuali, mirando sempre all’accuratezza delle decisioni arbitrali.

Durante un esperimento di VAR a chiamata, è emerso che il sistema escludeva l’intervento diretto dell’arbitro, focalizzandosi unicamente sulle riprese video disponibili, che erano limitate. Rocchi suggerisce che, in tornei con una copertura video più ampia, potrebbe essere possibile implementare una “doppia soluzione”, dove le decisioni possono essere influenzate sia dall’arbitro in campo sia dalle immagini video.

Introduzione del tempo effettivo di gioco

Un altro tema caldo è l’introduzione del tempo effettivo di gioco, che eliminerebbe le perdite di tempo e garantirebbe che ogni partita avesse la stessa durata effettiva di gioco. Questa modifica potrebbe “stravolgere” il calcio attuale, ma Rocchi vede potenziali benefici in termini di equità e intensità della competizione.

Formazione e prestazioni arbitrali

Nonostante queste innovazioni possano migliorare la qualità e la giustezza del gioco, Rocchi ha espresso preoccupazioni riguardo la consistenza delle prestazioni arbitrali. La formazione degli arbitri è cruciale per assicurare un’applicazione uniforme delle regole del gioco. Con 46 arbitri sotto la sua supervisione, il compito di mantenere un alto livello di omogeneità è arduo, dato che ogni arbitro ha il proprio stile e filosofia. L’obiettivo è raggiungere una linea comune di pensiero, pur rispettando l’individualità di ciascun arbitro.

Riconoscimento internazionale e sfide future

Nonostante le critiche, il sistema VAR italiano è riconosciuto a livello internazionale, come dimostrano le numerose offerte di lavoro che gli arbitri italiani ricevono dall’estero. Tuttavia, la perdita di arbitri esperti come Irrati e Valeri è un duro colpo per il sistema arbitrale italiano, sebbene testimonii l’efficacia del lavoro svolto fino ad ora.

L’evoluzione delle regole e delle tecnologie nel calcio è un processo continuo, che cerca di bilanciare la tradizione dello sport con le esigenze di giustizia e modernità. Le proposte di Rocchi sul VAR a chiamata e sul tempo effettivo rappresentano passi significativi verso questo equilibrio, sottolineando l’importanza di decisioni accurate e di un gioco equo e avvincente. La strada verso l’adozione di queste innovazioni sarà sicuramente oggetto di ulteriori discussioni e studi, ma il dibattito è senza dubbio un segno di un sport che continua a evolversi in risposta alle esigenze dei suoi appassionati e partecipanti.

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