Tijjani Reijnders è senza dubbio uno dei talenti emergenti più promettenti del calcio mondiale. La sua recente prestazione al Santiago Bernabéu ha catturato l’attenzione di esperti e appassionati, suscitando curiosità su chi sia realmente questo giovane calciatore. Per comprendere meglio il suo percorso, ci siamo rivolti a Pascal Jansen, l’ex allenatore dell’AZ Alkmaar, che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita.
L’energia di un campione
Quando si parla di Tijjani, la prima immagine che viene in mente è quella di un giocatore instancabile, capace di correre per novanta minuti senza mai mostrare segni di stanchezza. Jansen usa un paragone efficace: “È come una pila Duracell”. La sua energia è una delle qualità più straordinarie, e l’ex tecnico ricorda come dovesse spesso dirgli di stare calmo e non inseguire tutti. Questa determinazione è stata evidente fin dai suoi primi passi nel calcio professionistico.
Reijnders ha mantenuto questa vitalità anche dopo il suo trasferimento in Italia, dove ha continuato a impressionare con la sua capacità di correre, lottare e servire i compagni. Jansen lo ha incoraggiato, promettendogli che, se avesse continuato a giocare con la stessa intensità, sarebbe potuto diventare un giocatore di livello mondiale, al pari di nomi come Rodri e Bellingham.
Un percorso costellato di sfide
La strada per arrivare dove è ora non è stata priva di ostacoli. Reijnders ha affrontato momenti difficili, soprattutto all’inizio della sua carriera. Dopo un paio di anni in prima squadra all’AZ, ha cercato spazio in prestito al Waalwijk. Jansen spiega: “In lui non c’era niente che non andasse, semplicemente doveva crescere e farsi le ossa”. Questa decisione si è rivelata fondamentale per il suo sviluppo.
- Jansen gli ha detto: “Vai ora e tornerai presto qui”.
- Dall’anno successivo, Reijnders è tornato e non è più stato tolto dalla squadra.
Il suo talento si è manifestato in momenti chiave, come l’assist per Rafael Leao nel match contro il Cagliari, un’azione che Jansen ha visto ripetersi un milione di volte in allenamento. Questi momenti dimostrano non solo la sua abilità tecnica ma anche la sua intelligenza calcistica.
Umiltà e determinazione
Un altro aspetto che rende Reijnders così speciale è la sua umiltà. Jansen sottolinea come, a differenza di molti altri giovani talenti, non abbia mai mostrato segni di arroganza. “È un campione di umiltà”, afferma Jansen, riconoscendo l’importanza della sua famiglia nel suo percorso. Suo padre, Martin, è un allenatore delle giovanili dell’AZ, mentre suo fratello gioca in Eredivisie.
Reijnders ha sempre avuto un ambiente familiare sano e stimolante, dove nessuno gli ha mai messo pressione per diventare calciatore. Questo ha permesso alla sua passione di emergere in modo naturale.
Il percorso di Reijnders all’AZ è stato solo l’inizio. L’allenatore è sicuro che il suo talento e la sua dedizione lo porteranno lontano. “Se chiudo gli occhi, me lo immagino tra qualche anno con un trofeo in mano. Chissà, magari proprio uno scudetto con il Milan…”, afferma Jansen, sognando ad occhi aperti.
Un futuro luminoso
In un calcio sempre più competitivo, Tijjani Reijnders rappresenta una ventata d’aria fresca. La sua carriera è solo all’inizio e le aspettative sono alte. Con l’atteggiamento giusto e la determinazione che lo contraddistingue, il futuro di Reijnders appare luminoso e ricco di promesse. La voglia di dimostrare il suo valore è palpabile, e il mondo del calcio è pronto a seguire il suo straordinario percorso.