Dura replica a Max Verstappen che recentemente si era reso protagonista di alcune considerazioni meritevoli di risposta
Reduce dai titoli conquistati nel biennio 2021-2022, Max Verstappen ha dominato la stagione 2023 di Formula 1 laureandosi campione del mondo per la terza volta in carriera. Un dominio, quello dell’olandese, fatto di 19 successi su 22 gare in calendario e di una lunga serie di record davvero straordinari. Numeri che gli hanno consentito di vincere il titolo iridato con largo anticipo.
Proprio in virtù dei successi ottenuti negli ultimi tre anni, SuperMax si è attestato come il vero leader della Red Bull, dentro e fuori la pista. Tanto da mandare letteralmente in crisi il suo compagno di squadra, Sergio Perez, il quale ha concluso la stagione facendo registrare meno della metà dei punti dell’olandese (575 vs 285).
Al momento, la posizione di predominanza di Verstappen all’interno della compagine è schiacciante. Lo dimostrano diversi episodi andati in scena durante il campionato, dove si è visto nettamente che il team ‘fatica’ a contenere la sua fame di risultati. Detto questo, però, nelle ultime ore si è registrato un fatto che suggerisce al classe ’97 nativo di Hasselt di non alzare troppo la cresta…
Verstappen gonfia il petto ma le sue parole non passano inosservate
A cosa ci riferiamo? Nei giorni scorsi, parlando del rendimento offerto dalla RB19 , Verstappen ha sottolineato di non aver visto grandi miglioramenti della vettura durante l’arco della stagione, riconducendo lo straordinario bottino ottenuto dalla Red Bull alla sua capacità di fare la differenza.
Considerazioni che non sono affatto piaciute ai vertici del team, in particolare a Christian Horner, che ha prontamente risposta al pilota ai microfoni di ‘Secret of success’, il podcast di Sky Sports F1.
“Ogni tanto bisogna tenere a mente che Max è arrivato da noi ancora adolescente, ora ha 26 anni”, ha esordito Horner, riferendosi a Verstappen quasi come se fosse un suo figlio adottivo. Poi, però, il il tono del manager britannico si è fatto decisamente più severo: “Come Team Principal, tuttavia, bisogna tenere la situazione sotto controllo. Naturalmente gode di alcuni privilegi, ma resta parte di una squadra, non c’è spazio per una primadonna, perché un pilota non potrà mai diventare più grande della squadra”.
Un concetto che ci ha tenuto a rafforzare chiosando: “Senza le persone al suo fianco, senza gli strumenti che gli abbiamo messo a disposizione, non avrebbe potuto ottenere tutti questi successi”. Messaggio chiaro, anzi chiarissimo. Staremo a vedere quale sarà la reazione del tre volte campione del mondo.
