Il Gran Premio del Brasile ha offerto agli appassionati di Formula 1 uno spettacolo indimenticabile grazie alla straordinaria performance di Max Verstappen, che è riuscito a trionfare partendo dalla diciassettesima posizione. Sebbene impressionante, questo risultato non rappresenta un record assoluto nella storia delle rimonte in Formula 1. Infatti, ci sono stati due piloti che hanno compiuto imprese ancor più straordinarie: John Watson e Rubens Barrichello.
La gara di Verstappen è stata un esempio di abilità di guida e strategia impeccabile. Penalizzato in griglia a causa della sostituzione della parte endotermica della sua Power Unit, l’olandese è stato costretto a partire dalle retrovie. Nonostante le condizioni avverse e una partenza complicata, Verstappen ha saputo sfruttare ogni opportunità, dimostrando una concentrazione e una determinazione fuori dal comune. La pioggia battente di Interlagos ha reso la pista insidiosa, ma Verstappen ha saputo mantenere la calma, evitando errori che avrebbero potuto compromettere la sua gara.
Tuttavia, il record di rimonta in Formula 1 resta saldamente nelle mani di John Watson. Nel GP degli Stati Uniti del 1983, Watson partì dalla ventiduesima posizione e, in una gara ricca di colpi di scena, riuscì a risalire fino alla prima posizione. La sua performance fu resa ancor più straordinaria dal fatto che il compagno di squadra, Niki Lauda, partì subito dietro di lui e concluse la gara al secondo posto, dimostrando la superiorità del team McLaren in quella specifica circostanza.
Un’altra impresa degna di nota è quella di Rubens Barrichello, che nel GP di Germania del 2000 riuscì a vincere partendo dalla diciottesima posizione. La gara fu caratterizzata da un episodio curioso: un ex dipendente Mercedes invase la pista in segno di protesta, costringendo i commissari a chiamare la Safety Car. Successivamente, la pioggia cambiò le carte in tavola e Barrichello, con una mossa audace, decise di non rientrare ai box per cambiare le gomme, optando per rischiare con le gomme slick. Questa scelta si rivelò vincente e gli permise di conquistare la sua prima vittoria in carriera con la Ferrari.
Anche altre rimonte memorabili meritano di essere menzionate. Michael Schumacher, nel GP del Belgio del 1995, partì dalla sedicesima posizione e grazie a una strategia impeccabile e alla gestione delle gomme sotto la pioggia, riuscì a vincere la gara davanti al suo rivale Damon Hill. Un’altra gara iconica è quella di Kimi Raikkonen nel GP del Giappone del 2005, dove partendo diciassettesimo riuscì a vincere con un sorpasso all’ultimo giro su Giancarlo Fisichella.
La Formula 1 è piena di episodi che mettono in risalto le doti straordinarie dei piloti e le rimonte spettacolari ne sono un esempio perfetto. Ogni gara è un’opportunità per riscrivere la storia e dimostrare che, con la giusta combinazione di talento, strategia e un pizzico di fortuna, nulla è impossibile. Verstappen, con la sua performance in Brasile, ha sicuramente aggiunto un altro capitolo affascinante a questa storia di grandi rimonte, anche se non ha superato del tutto le imprese dei suoi predecessori come Watson e Barrichello. Queste storie affascinanti non fanno altro che arricchire il fascino di uno sport che continua a emozionare milioni di spettatori in tutto il mondo.
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