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Ranieri svela il mistero: perché dybala a 3′ dalla fine?

Ranieri svela il mistero: perché dybala a 3' dalla fine? - ©ANSA Photo

Claudio Ranieri ha recentemente fatto parlare di sé per la sua decisione di far entrare Paulo Dybala a soli tre minuti dalla fine del match contro il Napoli. Questa scelta, che ha suscitato interrogativi e discussioni tra tifosi e media, è stata motivata da esigenze tattiche e dalla volontà di sfruttare il talento straordinario dell’attaccante argentino. Dybala, noto per le sue giocate risolutive e soprannominato “La Joya”, era reduce da un infortunio, ma la sua presenza in campo è considerata fondamentale per il gioco della Roma.

La scelta di Ranieri

La decisione di Ranieri di rischiare Dybala negli ultimi minuti di una partita così intensa non è stata presa alla leggera. Il tecnico ha dichiarato: “Non volevo rischiarlo, ma lui non sentiva niente da ieri”. Questo dimostra la fiducia che Ranieri ripone nel suo giocatore, ma anche la consapevolezza dei rischi legati a una situazione del genere. La frase “o la va o la spacca” racchiude perfettamente la filosofia di Ranieri in quel frangente. Con il punteggio in bilico e il tempo che scorreva, l’allenatore ha scelto di tentare un’azzardo, consapevole che Dybala ha la capacità di cambiare le sorti di una partita in un attimo.

L’importanza di Dybala per la Roma

Le parole di Ranieri si sono poi concentrate sull’allenamento post-partita di Dybala, il quale ha dimostrato di essere in buone condizioni: “Già oggi a fine partita ha fatto l’allenamento. Sta bene, ora vediamo a Londra per il Tottenham”. Questo riscontro positivo è fondamentale, poiché la Roma si prepara ad affrontare una serie di partite cruciali nelle prossime settimane. Dybala rappresenta un elemento chiave per le ambizioni della squadra, non solo per la sua abilità nel dribbling e nella visione di gioco, ma anche per il suo carisma che può fungere da catalizzatore per i compagni.

Rischio e ricompensa

La scelta di Ranieri di inserire Dybala ha sollevato interrogativi su come gli allenatori valutano il rischio e la ricompensa. In un mondo dove le squadre devono fare i conti con infortuni e affaticamenti, la gestione dei giocatori diventa una vera e propria arte. La strategia di Ranieri, che ha deciso di rischiare, potrebbe essere vista come un segnale di fiducia nei confronti del proprio gruppo. In un campionato competitivo come la Serie A, dove ogni punto è prezioso, le decisioni degli allenatori possono influenzare il corso della stagione.

In conclusione, la scelta di Ranieri di far entrare Dybala nel finale del match contro il Napoli è un esempio lampante di come il calcio possa essere un mix di strategia, audacia e passione. La Roma, con Dybala in campo, avrà sicuramente una marcia in più e, con il supporto del suo mister, potrebbe affrontare le sfide future con rinnovato vigore e determinazione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,