![Ranieri esplode contro l'arbitraggio in Europa League: 'Non è più calcio'](https://www.wigglesport.it/wp-content/uploads/2025/02/Ranieri-esplode-contro-larbitraggio-in-Europa-League-Non-e-piu-calcio-1024x683.jpg)
Ranieri esplode contro l'arbitraggio in Europa League: 'Non è più calcio' - ©ANSA Photo
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha recentemente espresso una feroce critica nei confronti della direzione arbitrale durante il match di Europa League contro il Porto, terminato con un pareggio per 1-1. Le sue parole, cariche di indignazione, hanno fatto rapidamente il giro dei media sportivi, evidenziando non solo la frustrazione per la prestazione della squadra, ma anche per la gestione arbitrale da parte di Tobias Stieler, ufficiale di gara tedesco, e per le decisioni prese dal designatore Roberto Rosetti.
Le dichiarazioni di Ranieri
Al termine dell’incontro, Ranieri ha mostrato il suo disappunto in modo diretto e senza mezzi termini. “Non volevo che i giocatori salutassero l’arbitro. Questo non è più calcio”, ha dichiarato, sottolineando come la sua squadra fosse stata penalizzata da decisioni che sembravano arbitrarie e ingiuste. La partita, disputata allo stadio Dragão di Porto, ha visto un numero elevato di ammonizioni, che ha suscitato l’ira del tecnico romano. Ranieri è convinto che tali decisioni non solo abbiano influito sul risultato finale, ma abbiano anche alterato il normale svolgimento della gara.
I momenti chiave del match
Ranieri ha puntato il dito in particolare sulla gestione di un momento cruciale: il gol subito dalla Roma, avvenuto in un momento in cui la squadra stava preparando un cambio, di cui il quarto uomo era a conoscenza. “Siamo stati sorpresi dal gol, soprattutto perché avevamo chiesto un cambio e il quarto uomo lo sapeva”, ha affermato, rivelando il suo rammarico per la disattenzione e la mancanza di comunicazione che ha caratterizzato quel frangente.
In aggiunta, l’allenatore ha messo in discussione la scelta di Rosetti di designare un arbitro che, nelle sue precedenti 22 partite, aveva visto la squadra in trasferta collezionare solo nove pareggi. “Queste cose le sa? Un campo caldo e lei fa questa designazione? Non so perché”, ha incalzato Ranieri, evidenziando come la scelta dell’arbitro fosse inadeguata per un ambiente così intenso come quello del Porto.
La percezione di ingiustizia
Il tecnico non si è limitato a criticare il solo Stieler, ma ha anche fatto riferimento a una certa predisposizione dell’arbitro a punire la sua squadra. “Prometteva e dava cartellini a caso. Aspettava solo che succedesse qualcosa per dare un rigore e farli vincere”, ha dichiarato, mettendo in luce una sensazione di ingiustizia percepita in campo. Il suo messaggio ai giocatori, di mantenere la calma e non lamentarsi, è stato un chiaro tentativo di prevenire ulteriori tensioni e di concentrare l’attenzione sulla prestazione sportiva.
Ranieri ha, infine, giustificato la sua decisione di non far salutare i giocatori all’arbitro a fine partita. “Non lo meritava”, ha ribadito, sottolineando l’importanza di mantenere un certo rispetto e dignità anche in situazioni di conflitto. La sua ferrea posizione è supportata dalla convinzione che l’integrità del gioco debba essere preservata, soprattutto in contesti internazionali dove la pressione e le aspettative sono elevate.
Un dibattito sull’arbitraggio
In un contesto più ampio, le dichiarazioni di Ranieri si inseriscono in un dibattito più ampio sull’arbitraggio nel calcio moderno, un tema che continua a sollevare polemiche e discussioni tra allenatori, giocatori e tifosi. La gestione arbitrale, specialmente in competizioni internazionali come l’Europa League, è spesso al centro dell’attenzione, e le critiche di Ranieri possono servire da spunto per riflessioni più profonde su come migliorare la qualità delle decisioni in campo.
Il calcio, sport che affascina milioni di persone in tutto il mondo, si trova a dover affrontare la sfida di mantenere la propria essenza e integrità in un’epoca in cui le pressioni esterne, le aspettative e le tecnologie continuano a evolversi. La questione dell’arbitraggio è solo una delle molteplici sfide che il mondo del calcio si trova ad affrontare, e le parole di Ranieri rappresentano un appello affinché si torni a dare priorità al gioco, al rispetto reciproco e alla sportività.
La partita tra Porto e Roma ha messo in evidenza non solo il talento e la determinazione della squadra italiana, ma anche le difficoltà che si possono incontrare sul campo. Per Ranieri e i suoi giocatori, l’obiettivo di superare queste avversità e di proseguire nel cammino europeo rimane una priorità. La Roma, infatti, ha dimostrato di avere le capacità per competere ad alti livelli, ma ora dovrà anche affrontare le sfide legate alla gestione delle emozioni e delle decisioni arbitrali, due aspetti che possono influenzare in modo significativo il risultato di una stagione.