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Ranieri deluso dopo la sconfitta con il como: dybala potrebbe cambiare tutto per la roma

Il mondo del calcio è un palcoscenico dove emozioni e delusioni si intrecciano continuamente. Claudio Ranieri, l’allenatore della Roma, ha recentemente espresso la sua delusione per la prestazione della squadra nella partita contro il Como. Nonostante la vittoria contro la Sampdoria in Coppa Italia, le ombre della sconfitta precedente pesano ancora sul cammino giallorosso. Ranieri ha evidenziato l’importanza di mantenere alta la motivazione, un aspetto fondamentale per qualsiasi squadra che aspiri a competere ai massimi livelli.

La reazione di Ranieri dopo la sconfitta

Dopo la sconfitta in campionato, Ranieri ha sentito il bisogno di confrontarsi con i suoi giocatori. “Non voglio accampare scuse perché siamo mancati sotto l’aspetto motivazionale a Como, e questo mi ha molto deluso,” ha dichiarato. La performance della Roma in quel match è stata ben al di sotto delle aspettative, e l’allenatore ha chiesto ai suoi calciatori di riflettere su quale identità vogliono dare alla squadra. La risposta, a quanto pare, è stata positiva, mostrando la determinazione a rimediare e a ricostruire la fiducia.

La vittoria contro la Sampdoria

La vittoria contro la Sampdoria ha rappresentato un importante passo avanti per la Roma, non solo per il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia, ma anche per il morale della squadra. Ranieri ha sottolineato la voglia di vincere e di dimenticare la brutta prestazione contro il Como, sebbene non abbia potuto fare a meno di esprimere la sua frustrazione per il gol subito durante il match. “Anche se sulla rete della Samp mi sono incavolato, non volevo prendere gol,” ha aggiunto, dimostrando come ogni dettaglio conti in partite di così alto livello.

Il ruolo di Dybala nella squadra

Un tema centrale nella conferenza stampa di Ranieri è stato senza dubbio Paulo Dybala, la stella della Roma che, purtroppo, è rimasta in panchina nella partita contro la Sampdoria. Ranieri ha parlato con grande rispetto e ammirazione per l’argentino, sottolineando come “la Roma con Dybala è una squadra, senza è un’altra.” Questo evidenzia non solo il valore tecnico del giocatore, ma anche il suo impatto emotivo e motivazionale all’interno dello spogliatoio. “Lo faccio giocare quando vedo che sta bene,” ha proseguito l’allenatore, mettendo in luce l’importanza di gestire il carico di lavoro di Dybala per preservarne la forma fisica.

L’importanza dei giocatori chiave

Il futuro della Roma sembra essere legato anche ad altri giocatori chiave. Ranieri ha espresso soddisfazione per la prestazione di Dovbyk, autore di una doppietta contro la Sampdoria. “Sono contento che abbia fatto i due gol così si gasa, è felice, aumenta l’autostima e piano piano aumenterà il minutaggio,” ha dichiarato. Questo è un chiaro segnale che la Roma sta cercando di integrare nuovi talenti nel suo schema di gioco, dando loro la possibilità di crescere e affermarsi nel panorama calcistico italiano.

Inoltre, l’allenatore ha voluto chiarire il ruolo di Lorenzo Pellegrini, un giocatore che ha vissuto alti e bassi nelle ultime settimane. “Non è una riserva, è un giocatore importante e lo metto dentro quando lo reputo opportuno,” ha affermato, indicando che la sua gestione sarà cruciale per il successo della squadra. La Roma ha bisogno di tutti i suoi giocatori al massimo della forma, e Ranieri sta cercando di trovare il giusto equilibrio per ottimizzare le prestazioni della squadra.

Infine, un pensiero di Ranieri è andato a Leandro Paredes, assente durante la partita contro il Como. L’allenatore ha descritto Paredes e Hummels come “due pilastri sui quali ruotare il sistema Roma.” Questo dimostra l’importanza del centrocampista argentino nel progetto giallorosso e come la sua presenza possa influenzare il gioco della squadra.

In sintesi, la Roma sta attraversando un periodo di transizione, ma con la giusta motivazione e l’integrazione dei giocatori chiave come Dybala e Paredes, il futuro potrebbe riservare sorprese positive. Ranieri, con la sua esperienza e saggezza, continua a lavorare per costruire una squadra competitiva e ambiziosa, pronta a lottare per i traguardi più prestigiosi.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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