L’Italia ha vissuto una serata difficile durante il match di Nations League contro la Francia, subendo una sconfitta per 3-1 al Meazza. Dopo una prestazione convincente a Bruxelles, che aveva garantito la qualificazione ai quarti di finale, la Nazionale ha dovuto affrontare una realtà ben diversa contro una Francia desiderosa di riscatto. Questo risultato non solo segna il primo ko nel girone, ma condanna l’Italia al secondo posto, complicando le prospettive per il prossimo sorteggio, dove potrebbero presentarsi avversari temibili come Germania, Portogallo o Spagna.
Le scelte di Spalletti
L’allenatore Luciano Spalletti ha apportato solo due cambi rispetto alla vittoria contro il Belgio. In porta, Vicario ha sostituito Donnarumma, debilitato da un virus, mentre Locatelli ha preso il posto di Rovella in regia. Il giovane Daniel Maldini è rimasto in panchina, mentre Barella è stato confermato come trequartista dietro l’attaccante Retegui. Dall’altra parte, il ct francese Didier Deschamps ha scelto di lasciare in panchina alcuni big, puntando su un 4-3-1-2 con Thuram e Kolo Muani come punte esterne, supportati da Nkunku.
Un inizio difficile
Fin dai primi minuti, la Francia ha mostrato un approccio aggressivo, pressando alto e creando difficoltà alla difesa italiana. Dopo soli sei minuti, Rabiot ha aperto le marcature con un colpo di testa su calcio d’angolo, approfittando di una marcatura poco attenta da parte degli azzurri. L’Italia ha faticato a trovare il proprio ritmo e, nonostante un tentativo da fuori area di Barella, la reazione è stata lenta. La squadra di Spalletti ha mostrato un gioco confuso e poco incisivo, incapace di creare occasioni concrete.
La ripresa e le difficoltà sui calci piazzati
La situazione è ulteriormente peggiorata al 24° minuto, quando Digne ha raddoppiato con una punizione che ha colpito la traversa prima di entrare in rete, grazie a una deviazione di Vicario. Nonostante lo svantaggio, l’Italia ha reagito: Dimarco ha rubato palla a Digne e, dopo un veloce scambio, ha servito Cambiaso, che ha accorciato le distanze. Tuttavia, la ripresa ha visto la Francia mantenere il controllo del gioco. Gli azzurri hanno faticato a costruire azioni pericolose e, al 65° minuto, Rabiot ha segnato il terzo gol con un altro colpo di testa su calcio da fermo, evidenziando le difficoltà italiane sui calci piazzati.
Spalletti ha tentato di cambiare le sorti della partita con tre sostituzioni, inserendo Kean, Raspadori e Rovella per aumentare il tasso di pericolosità offensiva. Nonostante un maggiore dinamismo, l’Italia non è riuscita a rendersi veramente pericolosa, con solo due tiri nello specchio nel finale, entrambi nel recupero, che hanno testato le abilità del portiere francese Maignan.
La sconfitta per 3-1 lascia un retrogusto amaro, non solo per il risultato, ma anche per la consapevolezza che la squadra deve lavorare duramente per migliorare. La Francia ha dimostrato di essere la vice campione del mondo, mettendo in evidenza le lacune difensive italiane, in particolare sui calci piazzati, dove il rischio di subire gol sembra essere una costante.
Il bilancio della Nations League finora è positivo, considerando la crescita della squadra rispetto al naufragio dell’Europeo. Tuttavia, l’Italia ha ancora molta strada da fare per tornare a competere ai massimi livelli. Con il sorteggio alle porte, l’attenzione si sposterà sulla costruzione di una squadra capace di affrontare le sfide future con maggiore determinazione e organizzazione.