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Quintillà: La Fiorentina non è forte, l’Inter sì. E Calhanoglu è il migliore!

Jordi Quintillà: un passato che parla chiaro

Jordi Quintillà, il centrale del San Gallo, ha un passato che parla chiaro. Cresciuto nella prestigiosa accademia del Barcellona, conosciuta come la Masia, ha avuto l’opportunità di imparare dai migliori, con Sergio Busquets come punto di riferimento. A soli 18 anni, Quintillà partecipò a una preparazione estiva con la prima squadra del Barça, accanto a leggende come Xavi, Iniesta, Messi e Mascherano. Da questa esperienza ha tratto insegnamenti fondamentali su come gestire il gioco da centrocampista, imparando a giocare in modo rapido e intuitivo, sempre un passo avanti rispetto agli avversari.

La vita a San Gallo

Quintillà si è stabilito a San Gallo dal 2018 e, oltre a trovare una stabilità professionale, ha anche costruito una vita personale solida, con una moglie e due figli. La Svizzera, con il suo campionato strategico, funge da vetrina per giovani talenti, attirando scout da tutta Europa. Anche se il San Gallo non è esente da difficoltà, come dimostrato dalla sconfitta per 2-6 contro il Cercle Bruges nel debutto nei gironi di Europa, Quintillà è fiducioso. La squadra ha una rosa giovane e inesperta, ma il talento e la voglia di lottare non mancano.

Opinioni sulla Fiorentina e l’Inter

Per quanto riguarda la Fiorentina, Quintillà esprime un’opinione chiara: pur riconoscendo che la squadra viola è forte, non la considera al livello dell’Inter, che definisce una delle migliori in Europa dal punto di vista tattico. La sua ammirazione per l’Inter deriva anche dalla presenza di Hakan Calhanoglu, un giocatore che stima particolarmente nel suo ruolo di centrocampista.

L’approccio di gioco del San Gallo

Il San Gallo, sotto la guida del nuovo tecnico tedesco Maassen, adotta un approccio di gioco aggressivo, basato su un pressing alto e schemi offensivi variabili. Quintillà è il fulcro del centrocampo, operando in un sistema che si trasforma fluido tra un 4-4-2 e un 4-3-1-2. Tra i suoi compagni di squadra, menziona il portiere ghanese Zigi e il difensore centrale Ambrosius come elementi chiave, mentre l’attaccante francese Geubbels, giovane talento con un fiuto per il gol, ha già dimostrato il suo valore segnando contro il Basilea.

Esperienze internazionali

L’esperienza di Quintillà non si limita all’Europa. Dopo il Barcellona, ha tentato la fortuna negli Stati Uniti, giocando nella MLS con il Kansas City, prima di passare alla USL con il Puerto Rico FC. Queste esperienze internazionali gli hanno permesso di ampliare la sua visione del gioco e di adattarsi a diversi stili calcistici.

Adattamento e leadership

A San Gallo, lo spagnolo ha trovato una piccola città con una vita tranquilla, lontana dal frenetico ritmo delle metropoli calcistiche. Nonostante le difficoltà iniziali di adattamento, Quintillà ha saputo imporsi come uno dei leader della squadra, vivendo la sua stagione migliore nel 2019-2020, quando segnò 13 gol, molti dei quali su rigore e punizione. Anche se ora non è più il primo tiratore per i calci piazzati, il suo contributo continua ad essere fondamentale per il San Gallo.

Ispirazioni e obiettivi

Quintillà, con i suoi idoli come Kakà e Thierry Henry, continua a trarre ispirazione da grandi centrocampisti come Jorginho e Rodri. Ma è Calhanoglu, il perno dell’Inter, a catturare davvero la sua attenzione. Il suo obiettivo resta quello di continuare a crescere, sia a livello personale che con il San Gallo, puntando a stupire in Europa e a competere per i primi posti nel campionato svizzero. Il viaggio di Quintillà è la dimostrazione di come la passione e la dedizione possano portare un giocatore a esplorare nuovi orizzonti, sempre con l’obiettivo di migliorarsi e di lasciare un segno nel mondo del calcio.

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