Nonostante la vittoria agli Australian Open, Jannik Sinner non si è smosso dalla quarta posizione della classifica Atp. Ma quando potrebbe diventare il primo al mondo?
Attualmente Jannik Sinner è uno dei giocatori più dominanti nel tennis professionistico, forse il più forte del momento, sebbene non ancora riconosciuto come tale dalla classifica Atp. Dopo la sua vittoria all’Open d’Australia, il suo primo trionfo in uno Slam, l’idea ambiziosa di aspirare al numero uno nel mondo del tennis, un sogno fino a poco tempo fa inimmaginabile, ora sembra più concreta che mai. Con questa epica conquista, il tennista italiano resta al quarto posto nella classifica Atp con 8310 punti (un record nazionale in Italia), distanziando di soli 455 punti il terzo classificato, Daniil Medvedev, il quale è stato sconfitto da Sinner in finale. Inoltre, si trova a soli 1545 punti dal numero uno, Novak Djokovic: quindi, la strada verso la vetta del ranking Atp è più che mai aperta per il talentuoso giocatore italiano. Nel frattempo, la terza posizione occupata dal tennista russo è ad una distanza ragionevole. Ma Sinner quando avrà la possibilità di arrivare al primo posto? Ecco la risposta.
Sinner si troverà a difendere, a breve termine, i 250 punti conquistati a Montpellier lo scorso anno. Tuttavia, rinuncerà al torneo di Marsiglia, che inizia il 5 febbraio, anche se questo non dovrebbe rappresentare un grande ostacolo considerando il consistente vantaggio ottenuto con la vittoria a Melbourne. Successivamente, dovrà proteggere i 300 punti guadagnati in finale a Rotterdam, una tappa alla quale probabilmente parteciperà. In seguito, dovrà difendere i punti ottenuti dalla semifinale nel torneo da 1000 a Indian Wells (360 punti) e dalla finale a Miami (600 punti). Si tratta di un bottino significativo, tuttavia i suoi rivali avranno anch’essi le loro sfide da affrontare: ad esempio, Alcaraz, attualmente secondo nel ranking mondiale con un distacco di quasi 1000 punti, ha vinto Indian Wells, raggiunto la semifinale a Miami, trionfato a Buenos Aires e disputato la finale a Rio de Janeiro. Lo stesso vale per Medvedev, con la finale a Indian Wells e le vittorie a Rotterdam e Miami.
La situazione è diversa per Novak Djokovic, attualmente al numero uno, il quale non ha praticamente nulla da difendere, considerando che lo scorso anno ha saltato il tour americano di marzo a causa delle note questioni legate alla vaccinazione contro il Covid: quest’anno, il tennista serbo parteciperà e avrà un considerevole bottino di punti da conquistare. La corsa verso la vetta della classifica è quindi aperta e, sebbene richiederà probabilmente un po’ di pazienza, potrebbe essere completata nei prossimi mesi, soprattutto considerando che Djokovic dovrà poi difendere i pesanti punteggi di Wimbledon e Roland Garros. Al contrario, Jannik Sinner, ad eccezione della semifinale a Montecarlo, ha pochi punti da difendere a Parigi, e la semifinale a Londra potrebbe essere facilmente replicata, se non migliorata.
La prima impresa è stata compiuta da Sinner, ma per arrivare primo nella classifica Atp saranno richiesti ancora maggiore impegno, ancora più miglioramenti e concentrazione nel corso dei prossimi mesi, cercando di difendere i punti conquistati lo scorso anno e tentando di vincere contro i tennisti più forti del mondo al momento. Insomma, non usa sfida da poco, ma Jannik ci ha abituati alle imprese impossibili, e speriamo che questa l’ennesima della sua giovane carriera.
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