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Pugilato: Carini sfida un maestro turco con l'Italia Team a Sofia - ©ANSA Photo
La seconda giornata di incontri del Torneo Strandja rappresenta un momento cruciale per la nuova nazionale Elite di pugilato italiano. In un contesto di rinnovamento e preparazione per le prossime Olimpiadi di Parigi 2024, il neo direttore tecnico Giovanni De Carolis, insieme ai tecnici Laura Tosti e Leonard Bundu, guida un gruppo di atleti determinati a mettere in mostra il proprio talento e a risolvere le polemiche che hanno caratterizzato le recenti competizioni.
L’Italia è rappresentata da nove pugili in questa edizione del torneo, tra cui spicca Angela Carini, nella categoria 63 kg. Carini, che ha vissuto un momento difficile durante l’Olimpiade di Parigi per l’abbandono nel match contro l’atleta francese Imane Khelif, è tornata sul ring con rinnovata energia e determinazione. Questo episodio, che ha suscitato dibattiti e polemiche, non ha scalfito la sua voglia di combattere e di dimostrare il suo valore.
La sfida di Angela Carini
Angela Carini, vincitrice di otto titoli italiani, esordirà domani sul ring di Sofia contro la turca Gulsum Tatar. Tatar, a sua volta, è una pugile di grande esperienza, con una carriera impressionante. Con i suoi 40 anni, ha iniziato a boxare a soli 16 e ha conquistato medaglie d’oro sia ai Campionati Mondiali che a quelli Europei. È anche nota per essere la prima donna turca a intraprendere la carriera professionistica nel pugilato, un traguardo notevole che l’ha resa un simbolo per le donne nello sport nel suo paese.
La sfida tra Carini e Tatar si preannuncia intensa, considerando l’esperienza della pugile turca e la determinazione della nostra atleta. Se Carini dovesse avere successo nel match, avrà l’opportunità di combattere giovedì in semifinale contro la vincente del confronto tra la kazaka Laura Yessenkeldi e la greca Olga-Paulina Papadatou. Un percorso che potrebbe portarla sempre più vicina al podio e a un riconoscimento a livello internazionale.
Altri successi per il team italiano
Intanto, un’altra azzurra ha già fatto parlare di sé sul ring di Sofia: Melissa Gemini. Nella categoria 75 kg, Gemini ha dimostrato il suo valore imponendosi con un netto 5-0 su un’altra rappresentante della Turchia, Sila Ucyildiz. Questa vittoria è un segnale positivo per il team italiano, che continua a costruire una solida reputazione nel pugilato internazionale.
Oltre a Carini e Gemini, la nazionale Elite italiana è composta da altri undici pugili, sette uomini e quattro donne, che sono rimasti a Roma per un intenso programma di allenamento sotto la supervisione dei tecnici federali Patrizio Sumbu Kalambay e Clemente Russo. Questo gruppo si sta preparando per un ‘dual match’ contro il Belgio, un evento che offrirà ulteriori opportunità di confronto e affinamento delle tecniche di combattimento.
Prospettive future per il pugilato italiano
Le prospettive per il team italiano non si fermano qui. Dopo il Torneo Strandja, gli atleti si prepareranno per la Coppa del Mondo che si svolgerà a San Paolo, in Brasile, dal 29 marzo al 6 aprile 2025. Questo sarà il primo evento del calendario della nuova federazione internazionale “World Boxing”, alla quale la Federazione Pugilistica Italiana (FPI) ha recentemente aderito. La squadra azzurra partirà per il Brasile il 22 marzo, per garantirsi un adeguato periodo di preparazione e adattamento alle condizioni locali.
Il pugilato italiano si trova quindi in un momento di transizione e rinnovamento, con un focus chiaro sulle prossime sfide internazionali. La preparazione meticolosa e la scelta di atleti di talento sono indicativi di un impegno a lungo termine per riportare l’Italia ai vertici del pugilato mondiale. Mentre gli azzurri si sfidano sul ring di Sofia, il loro spirito combattivo e la determinazione a vincere sono elementi fondamentali per il successo della nazionale.
Il Torneo Strandja non è solo un’opportunità per gli atleti di mettersi alla prova, ma anche un’importante piattaforma per testare le strategie e le tecniche sviluppate durante gli allenamenti. In questo contesto, il supporto dello staff tecnico e la preparazione fisica e mentale degli atleti saranno cruciali per affrontare avversari esperti e ben preparati.
L’attenzione degli appassionati e dei media è alta, e il contributo di Carini, Gemini e degli altri pugili italiani sarà osservato con grande interesse, mentre si preparano a scrivere nuovi capitoli nella storia del pugilato italiano, puntando verso un futuro che, si spera, possa essere costellato di successi e trionfi.