Momento felice per i rossoneri in testa alla classifica. Però in società si lavora senza sosta per il futuro.
Il successo contro il Genoa, faticato e molto discusso per il “presunto” fallo di mano di Pulisic in occasione del gol, ha proiettato il Milan davanti a tutti. La squadra di Stefano Pioli ha avuto l’indubbia capacità di rialzarsi dopo la batosta del derby, perso 5-1 il 16 settembre. Quella contro i nerazzurri resta l’unica sconfitta in un percorso virtuoso che ha visto anche due pareggi a reti inviolate nel gruppo F di Champions. Gli 0-0 sono arrivati in casa con il Newcastle il 19 settembre, poi il 4 ottobre in trasferta col Borussia Dortmund.
Detto di queste due sfide ad alto rischio, i rossoneri negli scontri diretti in serie A, hanno prima regolato la Roma 2-1 all’Olimpico il 1° settembre, poi hanno agevolmente superato 2-0 la Lazio al Meazza il 30 settembre. Ad esclusione della stracittadina, i rossoneri hanno sempre dimostrato sia freschezza, sia determinazione nel cercare la vittoria ad ogni costo. Dopo la sosta, domenica 22 ottobre al Meazza arriva la Juventus.
Il cammino del Milan arriva al termine di un’estate articolata, iniziata con l’esonero di Paolo Maldini e Fredric Massara. Al loro posto, il presidente Gerry Cardinale, ha promosso l’ex capo dell’area scouting, Geoffrey Moncada e l’ad, Giorgio Furlani.
Un sorriso per Pioli: Krunic ad un passo dal rinnovo
Stefano Pioli, dopo lo scudetto vinto nel 2021-2022, ha affrontato una sorta di rivoluzione nel comporre la sua formazione. Tra cessioni e infortuni, il reparto centrale è stato totalmente trasformato. Appena cucito il tricolore, Franck Kessié ha detto no ai 4,5 milioni del Milan per accettare la proposta del Barcellona. La scorsa estate, è stata la volta di Alessandro Tonali, ceduto al Newcastle.
In mediana, nonostante gli arrivi dal mercato di Tijjani Reijnders, Ruben Lofutus Cheek e Yunus Musah, però, le brutte notizie non erano finite. Il 10 maggio scorso, oltre a perdere la semifinale Champions 2-0 con l’Inter, Pioli perdeva per tutto il 2023 Ismael Bennacer, cervello del suo 4-2-3-1. In questa stagione, passato al 4-3-3, affida a Rade Krunic il ruolo di vertice basso.
Dopo cinque gare da titolare, il bosniaco si ferma per un problema muscolare. Un guaio per Pioli che dal cilindro tira fuori Yacine Adli, mai utilizzato prima. L’ex Empoli però resta un fedelissimo dell’allenatore, soprattutto per la sua abilità nel ricoprire diversi ruoli. Regista nel 4-3-3, mediano e trequartista centrale nel 4-2-3-1.
Krunic dopo tre gare sul divano torna a disposizione, ma la notizia più importante è che l’ex Empoli, in scadenza nel 2025 con compenso da 1,1 milioni l’anno, ha accettato la proposta di rinnovo. Un sì che non era affatto scontato, dopo la corte del Fenerbache.
In estate i turchi avevano offerto al giocatore un triennale da 3 milioni netti, il Milan aveva risposto picche perché la cifra proposta per il cartellino era stata inferiore ai 10 milioni. Krunic a breve dovrebbe firmare un rinnovo fino al 2026, con adeguamento che porterebbe la remunerazione dagli 1,1 milioni netti attuali a circa 2,5 milioni bonus esclusi.
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