Ciclismo

Primoz Roglic fissa gli obiettivi del 2024: vuole una vittoria storica

Primoz Roglic fissa gli obiettivi: correrà per la prima volta con i colori della Bora Hansgrohe, la sua nuova squadra, all’inizio di marzo alla Parigi-Nizza o alla Tirreno-Adriatico. Escluso il Giro: tutto è subordinato all’obiettivo principale, ovvero alla vittoria di Roglic al 111° Tour de France.

Convinto di poter vincere il Tour de France

 Le prime parole di Roglic non lasciano spazio alle interpretazioni: “Ci sono nuove sfide davanti a me, dopo tanti anni all’ex Jumbo Visma era arrivato il momento di cambiare. Credo di poter vincere il Tour. Non dobbiamo avere paura”. Una vittoria nella Grand Boucle sarebbe la ciliegina sulla torta e il ciclista sloveno può permettersi di inseguirlo senza averne l’ossessione. Non riuscirci, non gli toglierà i successi e i consensi. Vincerlo significherebbe scrivere una pagina storica. Ne è consapevole anche la squadra. Il direttore sportivo Rolf Aldag ha già studiato una formazione ad hoc a sostegno totale e incondizionato del suo nuovo uomo di punta. Nell’idea della squadra appena rilevata dalla Red Bull c’è anche l’idea di giocarsi anche la vittoria alla Vuelta, ma in vista del Giro di Spagna è troppo presto per parlare di nomi.

Un programma studiato scrupolosamente: si parte da Nizza?

Roglic e la sua nuova squadra hanno studiato scrupolosamente la stagione. Non ci sarà alcunché di intentato anche nel cronoprogramma di avvicinamento alla corsa francese. Resta solo da capire se la stagione inizierà dalla Francia o dall’Italia: o la Parigi – Nizza o la Tirreno – Adriatico. Anche in questo caso, Roglic ha le idee chiare: “L’obiettivo è essere preparati fisicamente e presentarsi nelle migliori condizioni possibili al Tour de France. Questo non significa che correrò pensando solo ad allenarmi in vista del Giro di Francia. Gareggio sempre per vincere. Mi piacerebbe iniziare dalla Parigi – Nizza, sarei felicissimo se potessi partecipare alla corsa sulle strade francesi”.

Un capitano, una squadra: tutto dipende da Roglic

Immagine | Epa

Qualunque sia la scelta, non ci saranno dubbi sui ruoli. La Bora Hansgrohe, chiavi in mano, è di Roglic. Parola di del DS Aldag: “Un solo obiettivo, un solo leader. Nessun velocista, nessun obiettivo secondario. Un corridore come Primož esercita una pressione positiva sulla squadra affinché abbia successo e sia in grado di vincere. Siamo felicissimi di avere un plurivincitore di Grandi Giri e sappiamo che se lo supporteremo adeguatamente, aiuterà la crescita anche di elementi come Jai Hindley e Aleks Vlasov, che sono molto più giovani ma anche sicuramente non destinati al ruolo di semplici gregari”.

Luigi Pasquale Pellicone

Recent Posts

Sinner supera De Minaur e conquista la semifinale a Melbourne tra le aspettative e i timori

Melbourne torna a brillare grazie a Jannik Sinner, che con una prestazione superlativa ha messo…

7 ore ago

Italia-Germania: la sfida decisiva dei mondiali di pallamano

La nazionale italiana di pallamano si prepara a una partita cruciale nel contesto dei Mondiali…

7 ore ago

Neymar verso l’addio all’Al Hilal: il nodo economico da sciogliere

Neymar Jr., considerato una delle stelle più luminose del calcio mondiale, si trova attualmente al…

7 ore ago

Sinner supera De Minaur e conquista la semifinale a Melbourne tra le paure e le speranze

Non ci sono più ombre su Melbourne, poiché Jannik Sinner ha dimostrato di essere tornato…

7 ore ago

Spalletti sogna di diventare ‘ct’ e lo scrive sulla carta d’identità

In una recente intervista rilasciata a Vivo Azzurro, la piattaforma OTT della Federcalcio, Luciano Spalletti,…

7 ore ago

Neymar verso Al Hilal: un addio complicato da ostacoli economici

Neymar, uno dei calciatori più talentuosi e discussi a livello mondiale, sta affrontando una situazione…

7 ore ago