![Prandelli svela la verità: la confusione sul Var è alle stelle](https://www.wigglesport.it/wp-content/uploads/2025/02/Prandelli-svela-la-verita-la-confusione-sul-Var-e-alle-stelle-1024x683.jpg)
Prandelli svela la verità: la confusione sul Var è alle stelle - ©ANSA Photo
Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul Napoli, sulla lotta per il titolo di campione d’Italia e sulla controversa questione del VAR, durante un’intervista a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Le sue osservazioni sono particolarmente rilevanti in un momento in cui il campionato di Serie A sta vivendo alti e bassi, e le squadre stanno cercando di trovare la propria identità.
il momento difficile del napoli
Fino a poco tempo fa, il Napoli sembrava imbattibile, mostrando una continuità straordinaria sul campo. Tuttavia, nelle ultime due partite, la squadra ha incontrato delle difficoltà. Prandelli ha sottolineato come le avversarie abbiano iniziato a studiare le strategie del Napoli, riuscendo a chiudere gli spazi e a limitare la loro potenza offensiva. “Conte è un grande allenatore, un conoscitore e studioso del gioco”, ha detto Prandelli, “e sono certo che troverà delle soluzioni per migliorare la fase offensiva della sua squadra”.
Attualmente, il Napoli è considerato l’unica squadra in grado di competere seriamente per il titolo di campione d’Italia. Tuttavia, Prandelli ha osservato che le altre squadre sembrano avere difficoltà, specialmente quelle coinvolte nelle competizioni europee. “In generale, il calcio italiano non sta brillando”, ha affermato, “e ho visto squadre molto stanche nelle ultime partite”. Questo commento mette in luce una problematica più ampia, quella della gestione delle energie e della preparazione atletica, che sembra affliggere molte formazioni.
la confusione del var
Uno dei temi più discussi nel mondo del calcio, e che Prandelli ha toccato nella sua intervista, è il VAR. Quando questa tecnologia è stata introdotta, c’era una grande aspettativa che avrebbe migliorato la giustizia nelle decisioni arbitrali. Tuttavia, Prandelli ha evidenziato che, con il passare del tempo, il VAR ha generato confusione. “Quando è nato il VAR eravamo tutti felici e contenti, sembrava una valvola di sfogo”, ha dichiarato. “Invece, abbiamo complicato tutto e diventa difficile commentare determinate situazioni”.
Secondo lui, l’unico a poter prendere decisioni immediate durante una partita è l’arbitro. Suggerisce che sarebbe utile avere ex calciatori esperti al VAR, capaci di valutare meglio le entità dei contrasti e delle situazioni di gioco. “In questo momento c’è grande confusione”, ha detto Prandelli, sottolineando l’importanza di una maggiore chiarezza nelle decisioni arbitrali.
i talenti della nazionale
Un’altra questione che ha attirato l’attenzione è quella della possibile coesistenza in Nazionale di due talenti come Moise Kean e Mateo Retegui. Prandelli ha espresso ottimismo riguardo a questa possibilità, affermando: “Penso di sì, ma bisogna vederli all’atto pratico”. Ha notato che Kean, attualmente alla Fiorentina, ha molto spazio davanti a sé e non deve attendere il movimento dell’altra punta. “In questo momento, Kean è devastante, così come Retegui, che chiude tutte le azioni in modo incredibile”. Questa combinazione di talenti potrebbe rappresentare un punto di forza per la Nazionale, ma sarà fondamentale trovare il giusto equilibrio tra i due giocatori.
Infine, Prandelli ha voluto esprimere i suoi complimenti al presidente della FIGC, Gabriele Gravina, per la sua capacità di affrontare le sfide del calcio italiano. “C’è stato un momento di grande difficoltà, ma Gravina è stato molto bravo e determinato”, ha affermato. Secondo l’ex CT, se Gravina riuscisse a creare una sinergia concreta con la Lega Serie A, si potrebbe avviare un percorso nuovo e interessante, particolarmente per quanto riguarda i settori giovanili. La crescita dei giovani talenti è infatti un tema cruciale per il futuro del calcio italiano e per il suo rilancio a livello internazionale.
In merito a un possibile ritorno in panchina, Prandelli si è mostrato cauto. “In panchina no, ma su altri aspetti ci potrei anche pensare”, ha detto, lasciando aperta la possibilità di rimanere coinvolto nel mondo del calcio in altre forme. Questa affermazione suggerisce che l’ex CT non ha chiuso definitivamente la porta a nuove opportunità, ma al contempo riconosce che il suo ruolo potrebbe essere diverso rispetto a quello di un allenatore.
Le parole di Prandelli, quindi, non solo offrono uno sguardo sulla situazione attuale del calcio italiano, ma invitano anche a riflettere sulle sfide e sulle opportunità future. In un campionato così competitivo e ricco di emozioni, l’analisi di un esperto come Prandelli è sempre preziosa, contribuendo a stimolare un dibattito costruttivo su come migliorare il nostro amato sport.