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Prandelli: la confusione attuale sul Var e le sue implicazioni nel calcio

Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale del calcio italiano, con un focus particolare sul Napoli e sull’uso del VAR. Ospite della trasmissione “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1, Prandelli ha analizzato le difficoltà incontrate dalla squadra partenopea nelle ultime partite e la confusione generata dall’implementazione della tecnologia nel calcio.

Fino a poco tempo fa, il Napoli sembrava inarrestabile, mostrando prestazioni continue che promettevano successi. Tuttavia, nelle ultime due gare, la squadra ha mostrato segni di cedimento. Prandelli ha notato che le avversarie hanno iniziato a limitare il gioco degli azzurri, chiudendo gli spazi e costringendo i giocatori a cercare soluzioni offensive. In questo contesto, ha elogiato Antonio Conte, sottolineando che è un grande allenatore capace di studiare le situazioni e trovare modi per affrontare le difficoltà.

Nonostante le recenti difficoltà, Prandelli ha affermato che il Napoli resta l’unica squadra in grado di competere seriamente per il titolo di campione d’Italia. Le altre squadre, secondo lui, sono attualmente impegnate in competizioni europee e faticano a mantenere la stessa intensità. “Il calcio italiano non sta brillando”, ha dichiarato, riferendosi a una generale stanchezza che ha colpito molte formazioni nelle ultime partite.

L’uso del VAR: confusione e necessità di chiarezza

Uno dei temi centrali del suo intervento è stato l’uso del VAR, che ha suscitato opinioni contrastanti tra tifosi e addetti ai lavori. Prandelli ha spiegato che, all’epoca della sua introduzione, c’era entusiasmo, ma ora la situazione è diventata complessa. “Abbiamo complicato tutto”, ha affermato, evidenziando la crescente difficoltà nel commentare le decisioni arbitrali. Secondo lui, l’unica figura in grado di prendere decisioni in tempo reale rimane l’arbitro, ma ha suggerito che sarebbe utile avere ex grandi calciatori al VAR, capaci di valutare con competenza l’entità dei contrasti e delle situazioni di gioco. “In questo momento c’è grande confusione”, ha ribadito, sottolineando la necessità di maggiore chiarezza e coerenza nel sistema.

La Nazionale e il futuro dei talenti

Prandelli ha anche discusso della Nazionale, rispondendo a una domanda sulla possibilità di far coesistere due talenti come Moise Kean e Mateo Retegui. “Penso di sì”, ha risposto, ma ha avvertito che tutto dipende dalla loro effettiva integrazione in campo. Ha citato come esempio Kean, il quale, giocando alla Fiorentina, ha spazio per esprimere le sue capacità senza dover adattarsi al movimento di un’altra punta. Entrambi, secondo Prandelli, hanno il potenziale per formare una coppia offensiva devastante, capace di chiudere le azioni in modo efficace.

Auguri e futuro nel calcio

Un’altra parte significativa dell’intervista è stata dedicata agli auguri rivolti al presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Prandelli ha elogiato il suo operato in un periodo difficile per il calcio italiano. “È stato molto bravo e determinato”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di una sinergia tra la Federazione e la Lega Serie A. Se riuscisse a instaurare una collaborazione proficua, secondo Prandelli, ci sarebbero buone possibilità di avviare un percorso nuovo e interessante, in particolare per quanto riguarda il settore giovanile.

Infine, Prandelli ha affrontato la questione di un suo possibile ritorno in panchina. Ha chiarito che al momento non ha intenzione di tornare come allenatore, ma ha lasciato aperta la porta a un coinvolgimento in altre aree del calcio. Questa ambiguità potrebbe alimentare le voci su un suo eventuale ruolo futuro nel mondo del calcio.

In sintesi, l’ex CT della Nazionale ha fornito una panoramica lucida e critica della situazione attuale del calcio italiano, riflettendo su temi di grande rilevanza come il Napoli, il VAR e il futuro del sistema calcistico nazionale. La sua esperienza e il suo punto di vista esperto offrono spunti importanti per comprendere le dinamiche in corso e le sfide che attendono il calcio italiano nei prossimi anni.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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