Il caso Horner sembrava chiuso con la Red Bull che aveva accantonato l’indagine, ma in realtà era appena iniziato. Le dichiarazioni di Jos Verstappen che chiede la testa di Christian Horner hanno finalmente chiarito quello che nel paddock è un segreto di Pulcinella da settimane.
I Verstappen, specialmente il padre Jos, si scontrano da tempo con Christian Horner. Non a caso non c’è stata una sola difesa pubblica da parte di Max nei confronti del suo team principal durante le indagini. Impossibile accadesse qualcosa di diverso: nella Red Bull Racing vi sono almeno quattro grandi poli di potere: il team di Formula 1 che Horner dirige con successo dal 2005; la casa madre austriaca che ha cambiato manager dopo la morte di Mateschitz ed è rappresentata da Helmut Marko; la proprietà tailandese, nelle mani del miliardario Chalerm Yoovidhya e, infine, il clan Verstappen, con Max, suo padre Jos e il manager Raymond Vermeulen. Jos, fra l’altro non è un semplice compagno di corse del figlio, ma una vera figura interventista. Ora chiede pubblicamente a Horner di fare un passo indietro rispetto alla squadra che l’inglese ha contribuito a costruire per dominare la F1 forte del contributo del figlio, artefici della metà dei sette titoli piloti e dei sei titoli costruttori.
Nella fase finale della stagione i rapporti si sono ulteriormente incancreniti. È ormai noto che tra le innumerevoli clausole che legano Max Verstappen alla Red Bull fino al 2028, la maggior parte riguardano le prestazioni relative della vettura. E ce n’è una che gli permette di partire per un altro team se Helmut Marko non farà più parte del team. In questo scenario si inserisce Mercedes che segue attentamente l’evolversi della vicenda per cercare il colpo del secolo: portare Max alla guida di una freccia d’argento. Resta da capire cosa può succedere adesso. Le opzioni sono quattro: che Horner se ne vada. Che Verstappen dia meno risalto al padre. Che il campione pressi per un cambio di squadra oppure assolutamente nulla.
Quest’ultima è la più probabile in questo momento purché la tensione non aumenti. Del resto appare difficile che Verstappen possa rinunciare alla vettura che lo potrebbe rendere cinque volte campione entro il 2025, prima che il cambio di regolamento rimescoli le carte e i rapporti di forza. E forse allora l’ipotesi di un passaggio di scuderia potrebbe prendere anche corpo.
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