Sembrava un Giro d’Italia senza stelle, complice anche l’anno olimpico, ma dai canali ufficiali di Tadej Pogacar è arrivata una notizia destinata a ridisegnare le prospettive della corsa rosa. Il corridore sloveno farà parte del gruppo che andrà a caccia della maglia rosa, con ottime possibilità di indossarla a Roma il prossimo 26 maggio. L’annuncio è arrivato dai profili social del ciclista e della corsa rosa con un divertente video che lo ritrae in viaggio verso l’Italia. E un “andiamo” che lascia intendere una certa convinzione.
Tadej Pogacar diventa il naturale favorito per la vittoria finale. Una scelta che renderà assai intrigante il Giro d’Italia e che è figlia di diverse considerazioni. In primis, il percorso e la concorrenza. A meno che qualcuno dei big non cambi improvvisamente idea (a questo punto mai dire mai) le tappe, con pendenze molto più dolci rispetto al passato e comunque con diversi chilometri di pendenza in meno, sembrano disegnate appositamente per permettere al corridore straniero di dominare la corsa. Insomma, minimo sforzo e massimo risultato. L’unica incognita è legata a una esperienza inedita. Pogacar ha alle spalle quattro Tour de France e una Vuelta di Spagna e non ha mai testato le montagne italiane, ma non dovrebbe essere un problema insormontabile, nel senso più pieno del termine.
Partecipare e vincere il Giro d’Italia all’esordio è già di per sé un grande stimolo. Diventa ancora più sfidante, però, tentare l’accoppiata Giro d’Italia – Tour de France nella stessa stagione, impresa riuscita a pochissimi eletti. Il primo a riuscirci è stato Fausto Coppi con il doppio successo del 1949 e poi 1952. Nel 1964 è stato il turno di Jacques Anquetil. Eddy Merckx ha “esagerato”: doppietta nel 1970, 1972 e 1974. Quindo Bernard Hinault nel 1982 e 1985, Stephen Roche nel 1987. Poi Miguel Indurain nel 1992 e 1993. L’ultimo a riuscire in questa impresa è stato Marco Pantani nel 1998. Con il Giro arriverebbe comunque il triplete. Pogacar potrebbe iscriversi al club di chi ha vinto tutte e tre le grandi corse a tappe. Sono solo sette, sinora, a esserci riusciti: Jacques Anquetil (1963), Felice Gimondi (1968), Eddy Merckx (1973), Bernard Hinault (1980), Alberto Contador (2008), Vincenzo Nibali (2014) e Chris Froome (2018). Non è una impresa impossibile considerando che fra la fine del Giro d’Italia e la partenza del Tour de France ci sono quattro settimane e mezzo. Abbastanza per recuperare energie fisiche.
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