Durante la presentazione della Smart #5 in Europa, anche se ancora in forma di prototipo, si è avuta l’opportunità di discutere con Dirk Adelmann, CEO del marchio. Vari temi cruciali per il futuro della Smart sono stati affrontati, tra cui l’attuale gamma di veicoli e la possibilità di riproporre una citycar come erede della ForTwo. Sebbene non siano state prese decisioni definitive, Adelmann ha confermato che nella mente del team Smart c’è da tempo un’idea di una nuova vettura che potrebbe chiamarsi #2. Tuttavia, ha sottolineato che il segmento A, quello delle citycar, è particolarmente difficile da affrontare con un modello elettrico a costi contenuti, altrimenti molti altri produttori avrebbero già colmato questa nicchia di mercato.
Il desiderio di molti clienti, specialmente in Italia, di rivedere una piccola Smart è palpabile, e il marchio sta lavorando per trovare una soluzione. Tuttavia, al momento non ci sono annunci ufficiali. Si tratta di un settore in cui la domanda è elevata, ma le sfide economiche e tecniche sono altrettanto significative.
Il lancio della Smart #5 in Europa
Passando alla Smart #5, il piano di lancio per l’Europa è stato delineato, con particolare attenzione al mercato italiano, dove le auto elettriche costituiscono attualmente circa il 4% delle nuove immatricolazioni. Adelmann ha evidenziato come, in paesi come il Portogallo, l’Olanda, il Belgio e la Svezia, il mercato delle auto elettriche sia molto più avanzato rispetto all’Italia. La Germania rimane un punto di riferimento importante, ma ci si aspetta che altri paesi superino presto la sua quota di veicoli elettrici immatricolati.
Caratteristiche della Smart #5
La Smart #5 si presenta come un SUV di segmento D, con caratteristiche che includono un’architettura a 800 Volt e una capacità di ricarica ultra-rapida. Il veicolo è pensato per essere versatile, adatto a diversi tipi di utilizzo, incluso un leggero fuoristrada. Adelmann ha espresso fiducia sul fatto che la #5 possa trovare un mercato anche in Italia, grazie al suo potenziale come prima auto familiare e a un prezzo competitivo per il segmento. Tuttavia, il prezzo finale della vettura potrebbe essere influenzato dalle indagini anti-sussidi in corso da parte dell’Unione Europea, che potrebbero alterare il regolamento finale.
Il prototipo visto a Stoccarda è molto vicino alla versione finale che sarà disponibile in Europa, con il 90% delle caratteristiche esterne e il 95% di quelle interne confermate. Tuttavia, ci saranno alcune differenze tecniche rispetto alla versione destinata al mercato cinese, con diverse opzioni disponibili per i clienti europei.
Sfide e prospettive per le auto elettriche
Un altro tema cruciale affrontato da Adelmann riguarda la fluttuazione dei volumi di vendita dei veicoli elettrici in Europa. Mentre in alcuni mercati il trend è molto positivo, in altri, come la Germania, si è registrato un calo significativo. Questo è stato attribuito principalmente all’incertezza generale che permea il sistema e la mente dei consumatori, piuttosto che a problemi di autonomia o infrastrutture. Secondo Adelmann, l’incertezza politica sull’orientamento futuro dell’Europa sta impedendo ai clienti di prendere decisioni d’acquisto per le auto elettriche.
Impatto dei dazi sulle auto elettriche
Infine, i dazi sulle auto elettriche prodotte fuori dall’Europa rappresentano una sfida significativa. Questi dazi influenzeranno in modo particolare i segmenti di mercato più economici, come il segmento B, rendendo meno attraente l’acquisto di veicoli a batteria e spingendo i consumatori verso opzioni ibride o a combustione interna. Questa situazione rischia di allontanare ulteriormente l’industria automobilistica dagli obiettivi di sostenibilità prefissati. Il marchio Smart sta cercando di adattarsi a queste nuove condizioni di mercato, ma le implicazioni a lungo termine restano ancora incerte.