L’evoluzione del Mondiale per Club, previsto per l’estate prossima, sta assumendo una dimensione sempre più affascinante, sia per la sua portata che per le figure coinvolte. La FIFA, sotto la guida di Gianni Infantino, ha fatto un passo audace con l’inclusione di Lionel Messi e il suo Inter Miami nella competizione, un elemento strategico che potrebbe rivelarsi cruciale nel convincere le emittenti televisive a investire nei diritti del torneo. Infantino ha annunciato personalmente la partecipazione dell’Inter Miami, esprimendo la sua soddisfazione dopo una vittoria significativa della squadra, caratterizzata da una tripletta di Messi.
La decisione della FIFA di includere l’Inter Miami, vincitore del Supporters’ Shield della MLS, ha sollevato diverse reazioni tra gli appassionati e gli addetti ai lavori del calcio. Il Supporters’ Shield è un riconoscimento significativo nel panorama del calcio statunitense, ma non garantisce un titolo finale, dato che le squadre della MLS devono ancora affrontare la fase dei playoff. Tuttavia, la presenza di Messi aggiunge un valore inestimabile al torneo, rendendolo più attraente per le emittenti e i telespettatori di tutto il mondo.
L’importanza strategica di Messi
L’importanza strategica di avere Messi e l’Inter Miami nel torneo non può essere sottovalutata. La competizione si svolgerà tra il 15 giugno e il 13 luglio 2025, con l’Hard Rock Stadium di Miami come una delle sedi principali. Questo non solo attira l’attenzione locale, ma anche internazionale, considerando l’enorme seguito di Messi nelle Americhe e in Asia. Infatti, la presenza di Messi potrebbe facilitare le trattative per la vendita dei diritti televisivi in queste regioni, un obiettivo cruciale per la FIFA.
Le sfide dei diritti televisivi
Tuttavia, la strada per assicurare i diritti televisivi globali è tutt’altro che agevole. La FIFA ha inizialmente valutato i diritti del torneo a 4 miliardi di euro, ma le offerte ricevute finora, come quella di Apple TV, rappresentano solo una frazione del valore previsto. Le emittenti sembrano esitanti a investire cifre ingenti in un torneo che, sebbene ambizioso, deve ancora dimostrare di poter competere con altri eventi di calcio in termini di interesse e coinvolgimento del pubblico.
La duplice sfida di Infantino
La sfida per Infantino è duplice. Da un lato, deve convincere i club europei più prestigiosi a partecipare, offrendogli compensazioni adeguate per abbandonare le loro lucrose tournée estive e adattare i loro calendari. Dall’altro lato, deve affrontare le preoccupazioni riguardanti l’affollamento del calendario calcistico, un tema che ha già portato a discussioni nel contesto della Commissione Europea. La FIFA si trova quindi in una posizione delicata, tra la necessità di innovare e l’obbligo di mantenere un equilibrio con i club e le emittenti, che sono pilastri fondamentali del sistema calcistico globale.
Messi come carta vincente
Nonostante queste sfide, l’inclusione di Messi nel Mondiale per Club rappresenta una carta vincente per la FIFA. La sua presenza non solo eleva il profilo del torneo, ma aggiunge un elemento di fascino e spettacolarità che può attirare l’attenzione di tifosi e media in tutto il mondo. L’assenza di Cristiano Ronaldo, il grande rivale di Messi, potrebbe essere vista come una mancanza, ma l’inclusione di superstar come Neymar con l’Al Hilal aggiunge ulteriore pepe alla competizione.
Una nuova frontiera per il calcio internazionale
Il Mondiale per Club rappresenta una nuova frontiera per il calcio internazionale, un tentativo di espandere l’appeal del gioco oltre i confini tradizionali e di coinvolgere nuove audience. Infantino e la FIFA si trovano di fronte a un compito arduo, ma la presenza di Messi offre un vantaggio inestimabile. L’abilità di Infantino nel navigare fra le complessità del mercato televisivo e le esigenze dei club sarà determinante per il successo del torneo. Con Messi al centro della scena, il Mondiale per Club potrebbe trasformarsi da sogno ambizioso a realtà travolgente nel panorama calcistico mondiale.
