Perché l’Italia indossa una maglia azzurra: la risposta che non ti aspetti

Il motivo alla base di questa scelta ultrasecolare: perché l’Italia indossa una maglia azzurra e quando questo colore è stato adottato, la storia che non sapevi.

Perché l'Italia indossa una maglia azzurra, la storia
L’Italia ad Euro 2024 (Wigglesport.it) Foto Ansa

Perché l’Italia indossa una maglia azzurra? Le origini del calcio si perdono ad oltre un secolo fa e tante cose erano molto diverse da come lo sono oggi. A cominciare dai colori delle divise delle squadre sia di club che delle nazionali. Ed anche alcune regole erano diverse. Ad esempio non c’erano i cartellini e le sostituzioni.

I primi vennero introdotti nel 1966, i secondi l’anno prima. E nel corso del tempo sono cresciute di numero, diventando due nel 1988 e tre nel 1995. Oggi invece sono cinque dal 2020, a causa della pandemia. Le rappresentative nazionali sono sorte dopo la creazione dello sport del calcio.

Nella fattispecie quella italiana sorse il 13 gennaio 1910. E perché l’Italia indossa una maglia azzurra nonostante la bandiera del nostro Paese non contenga tale colore? Pensiamo a nazionali come il Messico o l’Inghilterra, che invece contengono molti riferimenti alle rispettive bandiere, tra il colore principale della loro divisa e quelli secondari utilizzati.

Dunque, perché l’Italia indossa una maglia azzurra? Ci sono dei motivi ben precisi, legati a doppia mandata anche a delle importanti situazioni politiche e sociale che la nostra nazione ha attraversato nel corso del ventesimo secolo.

Perché l’Italia indossa una maglia azzurra, cosa rappresenta

Perché l'Italia indossa una maglia azzurra, la storia
Nazionale italiana in maglia azzurra nel 1912 (Wigglesport.it) Foto Wikipedia

L’azzurro è un riferimento diretto a Casa Savoia. I reali d’Italia adottarono questa colorazione a partire dal XIV secolo, come omaggio alla Madonna, rappresentata da sempre con un mantello azzurro. Nel suo primo anno di vita, la Nazionale italiana utilizzò una casacca bianca con pantaloncini e calzettoni abbinati.

Esattamente un anno dopo però, in occasione di una partita contro la allora fortissima Ungheria, venne usato l’azzurro, proprio come omaggio ai Savoia. Azzurro che rimase anche nel 1946 dopo la proclamazione della Repubblica e la destituzione dei regnanti sabaudi. Ormai quel colore era diventato profondamente riconoscibile ed identificativo anche al di fuori della monarchia.

Va detto però che la prima partita di una selezione italiana risale al 1899 contro la Svizzera, ed aveva la divisa palata. Anche negli altri sport poi l’azzurro è stato adottato in maniera unanime. La divisa azzurra venne usata a partire dalla terza partita in assoluto della Nazionale italiana di calcio. Contro la Francia e sempre contro l’Ungheria, i calciatori di allora giocarono con il già citato bianco, che però è rimasto come seconda divisa.

Sulle maglie campeggiava lo stemma dei Savoia, a cui nel ventennio fascista si aggiunse il fascio littorio. E le divise diventano nere, che era il colore rappresentativo dei fascisti. Superata la presenza di entrambi, le maglie dell’Italia tornarono in azzurro e persero i loro stemmi per lasciare spazio al tricolore.

Poi sempre dalla seconda metà degli anni Quaranta cominciarono a fare la loro comparsa dettagli diventati via via sempre più elaborati come il colletto in stili diversi e le maniche. L’azzurro poi è impiegato nel bordo dello stendardo ufficiale del presidente della Repubblica. Ed appartiene in maniera indissolubile allo sport di casa nostra.

Ad Euro 2024 gli azzurri si sono qualificati a spese della Croazia ed affronteranno la Svizzera agli ottavi di finale. Dove e quando si giocherà l’incontro e come vederla in tv. Andando avanti poi nel torneo, l’Italia potrebbe incrociare l’unica grande big presente nella sua parte di tabellone. Le altre si elimineranno a vicenda dall’altra parte.

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