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Pasalic sorprende tutti con una striscia di gol in Serie A

Mario Pasalic ha segnato un gol che va ben oltre i tre punti guadagnati dall’Atalanta contro il Venezia. Questa rete, infatti, non è solo una semplice aggiunta al tabellino dei marcatori, ma rappresenta un traguardo storico per il centrocampista croato: con questo gol, Pasalic è diventato il miglior marcatore croato di tutti i tempi in Serie A. Un risultato che non solo riempie di orgoglio il giocatore, ma che mette anche in luce la significativa influenza dei calciatori croati nel campionato italiano.

Pasalic, riflettendo sul suo percorso, ha confessato che al suo arrivo in Serie A non avrebbe mai immaginato di raggiungere un simile traguardo. “Essere il primo nella storia, considerando quanti grandi giocatori croati hanno militato in Serie A, mi riempie di orgoglio,” ha dichiarato a fine partita. In effetti, la lista dei suoi illustri connazionali che hanno calcato i campi italiani è lunga e prestigiosa.

L’eredità dei croati in Serie A

Tra questi, Saša Bjelanovic, attuale direttore sportivo dell’Hajduk Spalato e una vecchia conoscenza del calcio italiano. Classe 1979, l’attaccante ha segnato 22 reti in 125 presenze con squadre come Como, Chievo Verona, Lecce, Ascoli e Torino. La sua carriera italiana è iniziata nel 2002, ma è stato ad Ascoli che ha vissuto la sua miglior stagione nel 2006-2007, con 7 gol in 26 presenze.

Zvonimir Boban, leggenda del Milan, è un altro esempio di talento croato in Serie A. Con 23 reti in 195 presenze, Boban ha scritto il suo nome nella storia del calcio italiano. Acquistato da Silvio Berlusconi nel 1991, ha trascorso un anno in prestito al Bari prima di diventare un tassello fondamentale del Milan, vincendo nove trofei tra cui quattro scudetti e la Champions League del 1994.

I protagonisti recenti

Ivan Perisic, che ha giocato per l’Inter, ha lasciato un segno indelebile nel campionato con 49 gol in 208 presenze. Chiamato “Ivan il Terribile”, è stato per lungo tempo il miglior marcatore croato in Serie A prima che Pasalic lo superasse. Perisic era noto per la sua versatilità e capacità di fornire assist, oltre che per il suo fiuto del gol.

Mario Mandzukic, con la Juventus, ha segnato 31 gol in 138 presenze. Pur non essendo sempre titolare, la sua dedizione gli ha garantito un posto nei cuori dei tifosi bianconeri. Anche se i suoi numeri non erano stratosferici, le sue reti erano spesso decisive, contribuendo in modo significativo ai successi della squadra.

Altri nomi di spicco

Alen Boksic, un altro nome di spicco, ha segnato 34 gol in 137 partite con la Lazio e la Juventus. Nonostante non fosse un finalizzatore naturale, la sua presenza in attacco era sempre pericolosa e i suoi contributi in campo erano inestimabili.

Igor Budan, con 44 gol in 190 partite, ha giocato per diverse squadre italiane, tra cui Parma, dove ha vissuto la sua miglior stagione con 13 gol. La sua carriera è stata caratterizzata da continue movimentazioni e da infortuni che ne hanno limitato la costanza.

Nikola Kalinic, con lo stesso numero di gol di Budan ma in meno partite, ha conosciuto il suo apice in Italia con la Fiorentina, prima di un passaggio meno fortunato al Milan. Dopo esperienze all’estero, è tornato in Serie A con Roma e Hellas Verona, senza però ritrovare la vena realizzativa di un tempo.

Infine, Ante Rebic, attualmente al Lecce, ha segnato 29 gol in Serie A. La sua carriera italiana è stata un continuo pellegrinaggio tra varie squadre, tra cui Fiorentina, Hellas Verona e Milan. Anche se quest’anno con il Lecce non ha ancora trovato la via del gol, Rebic ha dimostrato di essere un attaccante capace di grandi giocate.

Un legame speciale

Il gol di Mario Pasalic contro il Venezia non è solo una questione di statistiche, ma simboleggia una tradizione di eccellenza croata nel campionato italiano, un campionato che continua a essere un palcoscenico ideale per i talenti di tutto il mondo. Pasalic, con il suo cinquantesimo gol, ha non solo scritto un nuovo capitolo della sua carriera, ma ha anche consolidato il legame speciale tra la Serie A e i calciatori croati.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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