Paolini in cerca di riscatto: sinner, il campione che avvicina i sogni di gloria

Francesca Schiavone, storica campionessa italiana di tennis e prima donna italiana a vincere il prestigioso Roland Garros nel 2010, continua a dimostrare il suo attaccamento al mondo dello sport. Anche se oggi impugna la racchetta principalmente per il padel, il suo cuore rimane profondamente legato al tennis, e non perde occasione per commentare le recenti gesta dei suoi connazionali. Questo novembre è stato particolarmente luminoso per il tennis italiano, con Jannik Sinner che ha conquistato le ATP Finals e le squadre azzurre che si sono imposte nella King Cup e nella Coppa Davis.

Durante un evento di beneficenza all’Aspria Harbour Club di Milano, organizzato da Bayer per raccogliere fondi a favore delle associazioni Pane Quotidiano e l’Altra Napoli, Schiavone ha parlato con entusiasmo del momento d’oro che sta vivendo il tennis italiano. “È il nostro momento d’oro. Guardando da fuori hai sensazioni di vero tifo, speri che qualsiasi cosa funzioni e vada a buon fine”, ha dichiarato, evidenziando come le nuove generazioni stiano raccogliendo i frutti del lavoro svolto negli anni passati.

L’importanza di Jannik Sinner

Schiavone ha posto particolare attenzione su Sinner, considerato da molti il futuro del tennis italiano. “Jannik sta trainando il movimento, e non è solo una questione di talento individuale. La forza di un grande team è fondamentale, e lui sta dimostrando di essere un leader capace di ispirare i suoi compagni”. Le sue parole sono un richiamo alla coesione che ha caratterizzato le recenti vittorie della squadra italiana, dove ogni membro ha contribuito al successo collettivo.

La sfida di Jasmine Paolini

Parlando di Jasmine Paolini, Schiavone ha sottolineato l’importanza di vincere uno Slam per la giovane tennista. “Le serve uno Slam, assolutamente sì. Vincerlo le darebbe quella spinta in più per affrontare le sfide future e accorciare le distanze con le giocatrici più forti”, ha affermato. La Paolini, attualmente al quarto posto nel ranking mondiale, ha dimostrato di avere il potenziale per competere ai massimi livelli, ma Schiavone avverte che la strada per il successo è ancora lunga. “La differenza fra il numero 4 e il numero 1 è notevole, sia a livello tecnico che mentale. Paolini ha bisogno di lavorare per colmare questa distanza”, ha aggiunto.

Il valore del lavoro di squadra

Schiavone ha anche voluto mettere in evidenza il valore umano e l’importanza del supporto reciproco all’interno della squadra. “Il ranking passa in secondo piano nelle competizioni nazionali. Quando si gioca per il proprio Paese, il collettivo diventa fondamentale. Ogni componente deve aiutare gli altri a sentirsi un po’ meglio”, ha dichiarato, richiamando alla mente i successi della Fed Cup, dove il lavoro di squadra ha portato a trionfi storici.

Un altro aspetto che ha colpito Schiavone è la capacità di Sinner di annullare le distanze tra i campioni e i giovani tennisti emergenti, come Lucia Bronzetti. “Sinner è un esempio di avvicinamento all’idea di fare la storia del tennis italiano. La sua età relativamente vicina a quella di Lucia offre un modello concreto a cui ispirarsi”, ha spiegato. La Bronzetti ha dimostrato di essere una giocatrice promettente, e la sua determinazione e impegno sono stati evidenti durante la King Cup.

Con il 2024 che si avvicina, le aspettative per il tennis italiano sono alte. Schiavone, con la sua esperienza e il suo amore per il gioco, rimane una figura chiave nel panorama tennistico nazionale, pronta a sostenere e incoraggiare le nuove leve in questo entusiasmante viaggio verso il successo.

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