Pancalli: il percorso per trasformare lo sport in un diritto per tutti - ©ANSA Photo
In un’epoca in cui il concetto di inclusione e integrazione sociale è più che mai centrale, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), Luca Pancalli, ha espresso la sua visione per un futuro in cui lo sport possa essere considerato un diritto universale per tutti, senza distinzione. Durante il XVII Congresso Nazionale dell’Us Acli, tenutosi presso l’Hotel Belstay di Roma, Pancalli ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le diverse realtà sportive e istituzionali per garantire che l’attività sportiva sia accessibile a tutti, in particolare alle persone con disabilità.
Il dibattito sull’inserimento del diritto allo sport nella Costituzione italiana ha recentemente guadagnato attenzione, soprattutto dopo la modifica dell’articolo 33, che ha riconosciuto l’importanza dell’attività sportiva. Tuttavia, Pancalli ha messo in guardia: “Sebbene questo passo sia significativo, non rappresenta un vero e proprio diritto esigibile. È fondamentale che ognuno di noi, nel proprio ruolo, si attivi affinché lo sport diventi un diritto reale e non solo un enunciato”. Questo richiamo all’azione mette in evidenza la necessità di un impegno collettivo per trasformare le buone intenzioni in realtà concrete.
Uno degli aspetti critici evidenziati da Pancalli è il ruolo della scuola come principale luogo di accesso allo sport per tutti i giovani. “La scuola è l’unico posto dove si può rivendicare il diritto alla pratica sportiva, ma anche lì le difficoltà sono molteplici”, ha spiegato. Nonostante le ore dedicate all’educazione fisica motoria, spesso risulta più semplice chiedere esoneri per gli studenti con disabilità piuttosto che investire nella creazione di impianti sportivi accessibili. Le statistiche parlano chiaro:
Questa situazione è inaccettabile, secondo Pancalli, che ha sottolineato l’urgenza di sviluppare un percorso comune per l’inclusione sportiva. “Dobbiamo usare lo sport come strumento di partecipazione alla cittadinanza”, ha affermato. La pratica sportiva, oltre a favorire il benessere fisico, è fondamentale per la socializzazione e l’integrazione delle persone con disabilità.
Il presidente del CIP ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di una maggiore formazione per gli insegnanti e per gli operatori sportivi, affinché possano gestire al meglio le esigenze di tutti gli studenti, in particolare quelli con disabilità. L’educazione inclusiva deve diventare una priorità, non solo per le scuole, ma per l’intero sistema sportivo italiano. Pancalli ha invitato le federazioni sportive e le associazioni a lavorare fianco a fianco per creare opportunità di formazione e sensibilizzazione, affinché ogni atleta possa avere accesso alle stesse opportunità.
Inoltre, Pancalli ha sottolineato il ruolo cruciale delle associazioni come l’Us Acli nel promuovere la pratica sportiva tra le persone con disabilità. “La nostra missione deve essere quella di contaminare la società con i valori dello sport, affinché il Paese possa diventare migliore”, ha dichiarato. Questo approccio mira a creare una rete di supporto che coinvolga non solo le istituzioni, ma anche le famiglie, le scuole e le comunità locali, per costruire un sistema sportivo inclusivo e sostenibile.
Il Congresso Nazionale dell’Us Acli rappresenta, dunque, un’importante occasione di confronto e di proposta per il futuro dello sport in Italia. La voce di Pancalli, insieme a quella di altri leader nel settore, è un chiaro invito a tutti a non rimanere in silenzio di fronte alle disuguaglianze e alle barriere che ancora oggi ostacolano l’accesso allo sport. Lo sport deve essere considerato un diritto fondamentale, un mezzo per costruire una società più equa e giusta, dove ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale e partecipare attivamente alla vita della comunità.
In un mondo che sta cambiando e che richiede sempre più attenzione ai diritti delle minoranze, la battaglia per il riconoscimento dello sport come diritto esigibile è solo all’inizio. Pancalli, con la sua visione e il suo impegno, rappresenta una guida fondamentale in questo percorso, pronto a lavorare con determinazione per garantire che ogni persona, indipendentemente dalle proprie abilità, possa vivere la propria passione per lo sport.
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