Si chiude un settembre assai deludente per la pallavolo azzurra. Fatale Polonia per gli azzurri nella finale agli Europei e anche nella sfida decisiva del “preolimpico” per le azzurre. La situazione delle ragazze del CT Mazzanti è appesa a un filo: l’ultimo posto disponibile per Parigi 2024 si assegnerà attingendo dal ranking.
Il regolamento parla chiaro: dopo il K.o. a Lodz, alla nazionale di pallavolo femminile non resta che aggrapparsi alla classifica mondiale. L’Italia, allo status quo, è al quinto posto, dietro Turchia, Usa, Serbia e Brasile, tutte qualificate. Fondamentale, dunque, lasciarsi alle spalle il Canada conservando i 73.31 punti che separano le azzurre dalle nordamericane. Non impossibile, ma neanche scontato, considerando quante e quali difficoltà sono emerse negli ultimi mesi: a partire dal caso Egonu e passando attraverso le incomprensioni con altre big che hanno spinto il CT Davide Mazzanti, che per sua stessa ammissione non aveva più la squadra in mano, a delle scelte destinate a fa discutere e rivelatesi come il peggiore degli effetti boomerang.
La sensazione è che Davide Mazzanti sia appeso a un filo. La guida tecnica deve rispondere a diversi capi d’accusa. In primis, un 2023 fallimentare dal punto di vista dei risultati: Italia eliminata nei quarti di finale in Volley Nations League, fuori dal podio agli Europei e uscita sconfitta dal torneo di qualificazione olimpico. Ad aggravare la situazione, un gruppo azzurro che ha da tempo smesso di definirsi tale e che dovrà affrontare la VNL senza commettere il minimo errore. Tutto lascia credere che il proseguo della guida tecnica possa essere discusso a novembre, ma non è escluso che, considerata l’emergenza, non si decida di intervenire anche prima. Anche perché secondo le ultime voci, quattro “senatrici” sarebbero alla guida di un fronte anti Mazzanti pronto a incontrare Giuseppe Manfredi, presidente FIPAV che sinora ha resistito alle pressioni anche mediatiche. Il suo uomo però è difficilmente difendibile, specie a discapito di giocatrici che hanno poco o nulla da invidiare alle colleghe.
Ammesso e non concesso che Manfredi opti per sollevare Mazzanti dal suo ruolo di Commissario Tecnico, resta da capire chi ne possa cogliere l’eredità. In questo senso, è tornato di moda un evergreen. Julio Velasco ha ripreso ad allenare ed è anche tornato al volley femminile accettando la corte di Busto Arsizio. La fiamma azzurra però potrebbe riscaldare il cuore di un tecnico che ha un conto aperto con i Giochi Olimpici. E salire finalmente sul gradino più alto del podio con l’Italia è un’idea che potrebbe stuzzicarlo parecchio…
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