A poche settimane dalle prime presentazioni ufficiali, la Formula 1 continua a macchiarsi di scandali: ecco cosa è successo stavolta.
In attesa delle presentazioni ufficiali delle nuove monoposto, la Formula 1 continua a far parlare di sé a suon di scandali. Protagonista, ancora una volta, ci sarebbero le indiscrezioni lanciate da Business F1 Magazine, che ha ipotizzato un altro conflitto di interessi che potrebbe coinvolgere il mondo della Formula 1.
Solo poche settimane dopo l’accusa rivolta a Toto Wolff e la moglie, poi archiviata dalla FIA con tanto di scuse da parte della federazione, il magazine ci riprova. Questa volta nel mirino ci è finito Dereck Warwick, ex pilota britannico, commissario di gara FIA dal 2010 e presidente del British Racing Driver’s Club. Tutto è iniziato quando Arran Francis tramite YouTube aveva evidenziato il rapporto tra Warwick e Honda, addirittura descrivendolo come uno dei partner più impianti per il titolo vinto da Verstappen nel 2021.
“Warvick possiede l’unica concessionaria Honda presente sull’isola di Jersey. È un’isola incredibilmente ricca, il cui PIL è pari a 7 miliardi di dollari. Quello di Warvick è uno dei 10 concessionari più importanti del Regno Unito”, scrive Business F1 Magazine. Il concessionario sarebbe stato aperto nel 1989, quattro anni prima del ritiro dalle corse di Warwick.
Formula 1, lo scandalo Warwick: ecco cosa è successo
Dove sarebbe lo scandalo, dunque? Warwick venne selezionato come commissario di gara proprio nell’ultimo Gran Premio, contestassimo, del 2021 ad Abu Dhabi, quando a trionfare fu Max Verstappen (motorizzato Honda) ai danni di Lewis Hamilton.
“Tutti pensavano che Derek avesse venduto le sue concessionarie Honda, è un conflitto d’interessi inaccettabile”, ha dichiarato un ex team Principal. In realtà Business F1 Magazine non ha fatto esplicitamente il nome di Warwick ma, a differenza del caso Wolff, ha fatto intendere che si tratta di lui chiedendo anche l’apertura di un fascicolo alla federazione.
Attenzione perchè Warwick è coinvolto anche nell’episodio che vede protagonista Carlos Sainz quando, dopo lo spaventoso incidente di Las Vegas, fu penalizzato di dieci posizioni per aver superato il limite di pezzi sostituibili sulla monoposto. Darren – che in quel caso era commissario di gara – si scusa ammettendo di aver sbagliato a penalizzare Sainz. “e un lavoro difficile fare lo steward, dobbiamo essere severi e imparziali anche quando ci fa male”, aveva dichiarato in quell’occasione.
