Sinner non è stato l’unico tennista a pagare la sua onesta con una sconfitta. Anche un’altra campionessa, prima di lui, è stata battuta dall’avversario che aveva contribuito a non eliminare.
Jannik Sinner ha scritto una pagina importante della storia del tennis italiano. Alle Atp Finals di Torino il giovane tennista altoatesino ha offerto una prestazione di quelle da ricordare, riuscendo a raggiungere la finale, risultato mai raggiunto prima da nessun tennista italiano. Non solo: ha mostrato una crescita notevole, che gli garantisce un futuro pieno di soddisfazioni. Il suo meraviglioso percorso, però, non è stato coronato dalla vittoria finale. Sulla sua strada, infatti, ha trovato il numero uno al mondo Novak Djokovic, che nell’ultimo atto ha avuto la meglio nettamente. Un ultimo atto che il tennista serbo avrebbe potuto non giocare…
Nel girone di qualificazione, Sinner ha battuto proprio Djokovic. Nell’ultima sfida del girone, il tennista italiano, già qualificato, si è trovato ad affrontare Holger Rune. Se Sinner avesse perso, Djokovic sarebbe stato eliminato. Un vantaggio notevole, considerando che, al di là di una condizione fisica non ottimale, si tratta dell’indiscusso numero uno mondiale e del tennista al momento più difficile da battere. Jannik, però, non si è voluto accontenare di una sconfitta, non ha voluto eliminare Djokovic, ma ha battuto Rune e permesso al serbo di qualificarsi alle semifinali. Un atto di correttezza estrema, che gli si è ritorto contro proprio nell’ultimo atto. Djokovic, che non aveva brillato nel girone, ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori, ha vinto la sua semifinale e si è preso anche l’ultimo atto, confermandosi campione assoluto. A Sinner sono comunque arrivati gli applausi del pubblico e di tutto il circuito.
Non è la prima volta che un episodio del genere capita alle Finals. Già in passato una tennista, Simona Halep, aveva pagato la sua onestà con una sconfitta in finale…
Per ritrovare l’episodio serve risalire alle Wta Finals del 2014. La Halep era nel girone insieme all’americana Serena Williams, alla canadese Bouchard e alla serba Ana Ivanovic. Nello scontro tra la rumena e l’america a vincere fu la Halep. Non fu soltanto una vittoria, ma una vera e propria umiliazione: finì 6-0 6-2, un risultato incredibile per quella che era allora la numero uno al mondo e che è rimasta una delle sconfitte più pesanti dell’intera carriera della tennista a stelle e strisce. La Halep, complice anche quel risultato, avrebbe potuto eliminare Serena perdendo contro la Ivanovic in 2 set all’ultima giornata. Halep perse il primo set contro la serba ma reagì e vinse il secondo. Perse alla fine 7-6 3-6 6-3 ma quel set vinto eliminò Ivanovic a favore di Serena, che riuscì quindi a qualificarsi alle semifinali. Proprio come accaduto con Sinner, anche allora il destino volle che le due contendenti si ritrovassero poi in finale. E l’esito, oggi come allora, fu diverso da quello del girone: la Williams ritrovò energie e, spinta anche dalla voglia di riscatto, riuscì a vincere la finale con un netto 6-3 6-0.
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