Era nell’aria ed è accaduto. Le immagini dell’infortunio occorso a Neymar nella sfida contro l’Uruguay, partita che ha lasciato in barella fra lacrime che non promettevano nulla di buono. Gli esami strumentali non hanno lasciato spazio alle speranze: il calciatore brasiliano ha riportato la rottura del legamento e del menisco del ginocchio sinistro.
Neymar, un infortunio dopo l’altro
Il brasiliano è davvero sfortunato, come spesso gli è capitato in una carriera costellata da infortuni più o meno gravi. Neymar si era appena ripreso dal lunghissimo stop, figlio dei problemi alla caviglia che lo aveva tenuto lontano dai campi da marzo fino allo scorso settembre ed era tornato all’attività con l’Al Hilal. Sebbene in un campionato minore, il brasiliano non ha mai nascosto la volontà di essere e restare ancora un elemento importante della seleçao. Un progetto rimandato almeno per i prossimi sette, otto mesi, nella migliore delle ipotesi.
Dubbi sui tempi di recupero
A confermare l’entità dell’infortunio è stata la stessa Federcalcio brasiliana che però si è guardata bene dal sbilanciarsi sui tempi di recupero. Il comunicato è molto laconico: “L’attaccante sarà sottoposto, in data da destinarsi, a un intervento chirurgico. Il dipartimento medico della nazionale brasiliana, sotto la supervisione del dottor Rodrigo Lasmar, e Al Hilal, sono in contatto permanente e allineati per il recupero dell’atleta”. Teoricamente, l’ex calciatore del PSG sarebbe anche pronto per la prossima Copa America. Il calcio d’inizio della competizione sudamericana è fissato per il prossimo 14 giugno ma è difficile immaginare un Neymar recuperato e a pieno regime. Il tempo per guarire dal punto di vista clinico c’è, ma occorre anche ritrovare la forma necessaria per scendere in campo ed evitare pericolose ricadute.
Al Hilal, un investimento in frantumi?
Anche l’investimento dell’Al Hilal rischia di andare in frantumi. Neymar, arrivato come uno dei top player in grado di spostare gli equilibri tecnici del campionato arabo, è riuscito a giocare appena cinque partite con la sua nuova squadra, fra campionato e Champions League asiatica. In riva al Golfo Persico erano consapevoli della familiarità con gli infortuni dell’asso brasiliano, ma neanche il più pessimista immaginava una battuta d’arresto così grave e lunga. Neymar salterà, con ogni probabilità, tutta la stagione, una pausa lunga e che gli servirà anche per riprendersi dal punto di vista dell’umore, già sotto i tacchetti per via dell’infortunio ma ancora più nero dopo quanto accaduto contro il Venezuela, quando era stato aspramente contestato e colpito da un contenitore pieno di popcorn. Un gesto che istintivamente lo aveva spinto a non voler scendere in campo a Montevideo. E, a conti fatti, sarebbe stato molto meglio. Il destino, evidentemente, era pronto a giocargli un brutto tiro.