Nel giorno di Belgio-Italia, potenzialmente decisiva per le sorti di Nations League, arriva un attacco frontale a Luciano Spalletti!
Questa sera l’Italia affronterà il Belgio in una gara che può decidere le sorti del girone di Nations League. Agli azzurri di Luciano Spalletti basta un punto per qualificarsi ai quarti di finale in programma a marzo. Dopo le 3 vittorie e 1 pari conquistati fin qui, sono ben 6 i punti che dividono la selezione italiana da quella belga. A due giornate dal termine agli uomini di Tedesco (un italiano contro gli italiani) serve per forza la vittoria per continuare a sperare nella qualificazione e allo stesso tempo scongiurare la retrocessione in Lega B.
Ciò che è continuo motivo di discussione sono sicuramente le convocazioni da parte del tecnico, destinate a fare scontenti un po’ ovunque. Dai tifosi agli stessi giocatori non chiamati, serpeggia il malcontento generale. Specialmente dopo le ultime scelte da parte dell’ex Napoli di chiamare solo 23 elementi e affidarsi a molti giovani, per aprire un nuovo ciclo che sta dando ottimi frutti dopo la disastrosa esperienza all’ultimo Europeo.
In molti tendono a non fare polemica ma non è questo il caso. Proprio nel giorno della gara, infatti, il CT deve fare i conti con un attacco che arriva direttamente da un ex azzurro che ha ancora voglia di dire la sua con l’Italia. Ma da tempo ormai è ignorato dallo stesso Spalletti.
Lorenzo Insigne, da qualche stagione al Toronto, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Repubblica, lamentandosi senza troppi peli sulla lingua delle continue esclusioni dai convocati. “La Nazionale? Non capisco perché chi va a giocare lontano dall’Italia è automaticamente escluso dal giro. Solamente in Italia si vede questa cosa“ è la risposta piccata e polemica da parte del classe ’91.
“I sudamericani che sono in Italia fanno ogni volta 13 ore di volo e a loro è consentito essere chiamati, perché a noi no?”, insiste Insigne. Infine spiega come la voglia di Nazionale è ancora tanta: “Non mi sento un ex, non ancora. All’Italia non si dice mai addio, nemmeno a 40 anni. Io ne ho solamente 33!”. Di sicuro l’ex Napoli non si arrenderà e “farò di tutto per meritarmi una chiamata”. “Altrimenti significa che la seguirò da tifoso” è la chiosa del suo discorso che sarà arrivato forte e chiaro al CT Spalletti. Vedremo se nelle prossime ore quest’ultimo vorrà replicare al suo ex calciatore ai tempi del Napoli.
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