Il Napoli, attuale campione d’Italia, si trova in un momento decisivo della sua stagione. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia contro la Lazio, il presidente Aurelio De Laurentiis ha espresso ottimismo riguardo alla situazione della squadra, definendo l’esperienza come “una lezione di vita sportiva”. Questa scelta del mister di schierare le seconde linee è stata vista come un’opportunità di crescita e sperimentazione, utile per preparare il Napoli alle sfide future, in particolare per il ritorno in Champions League, competizione che il club partenopeo affronta con grandi ambizioni.
La rosa del Napoli, pur essendo ricca di talenti, ha evidenziato lacune, soprattutto nel reparto difensivo. Le recenti prestazioni di Rafa Marin e Juan Jesus hanno messo in luce la necessità di un centrale di difesa con esperienza e qualità. Le ambizioni del club non possono essere compromesse da carenze in un ruolo così cruciale, e il mercato di gennaio si preannuncia come un’opportunità chiave per colmare queste lacune.
Danilo in pole position
In questo contesto, Danilo, difensore della Juventus, si è fatto avanti come il profilo ideale per il Napoli. Con un contratto in scadenza nel 2025 e senza intenzione di rinnovare, il brasiliano potrebbe rappresentare un’opzione accessibile per gli azzurri. Danilo ha un’ampia esperienza in Serie A e può giocare sia a destra che a sinistra nella difesa a tre, offrendo flessibilità tattica al mister. La sua mentalità vincente è un ulteriore asset che potrebbe giovare al Napoli, specialmente in questo momento di costruzione di una cultura di successo.
Tuttavia, l’acquisizione di Danilo non è priva di complessità. La Juventus potrebbe essere riluttante a cederlo, considerando il suo ruolo di capitano. Inoltre, il Napoli deve gestire la lista dei giocatori in Serie A e attualmente non ha posti disponibili per un nuovo acquisto. Pertanto, l’eventuale partenza di Juan Jesus sarà necessaria per liberare spazio, e questo aspetto dovrà essere affrontato in parallelo con le trattative per Danilo.
Piano B: Jakub Kiwior
Se l’affare con la Juventus non dovesse concretizzarsi, il Napoli ha già un piano B. Uno dei nomi monitorati è Jakub Kiwior, ex difensore dello Spezia ora in forza all’Arsenal. Kiwior ha dimostrato buone qualità in Serie A, e il suo approdo in Premier League non ha sminuito il suo potenziale. Tuttavia, convincere un giocatore che ha appena fatto il salto in un campionato così prestigioso a tornare in Italia non sarà semplice. Le alternative sul mercato sono limitate, e il Napoli dovrà agire con cautela.
Nel frattempo, il direttore sportivo Giovanni Manna ha incontrato De Laurentiis a Roma per discutere le strategie di mercato. È evidente che il club intende pianificare con largo anticipo, considerando le esigenze tecniche della squadra. L’obiettivo è chiaro: garantire al mister Conte due titolari per ogni ruolo, specialmente in vista di un possibile doppio impegno in Europa.
Riflessioni sul mercato
Oltre alla ricerca di un centrale, il summit ha toccato anche altre tematiche, come le operazioni in uscita. La situazione di Victor Osimhen, attualmente in prestito al Galatasaray, potrebbe influenzare le scelte future del club. Le prestazioni del nigeriano in Turchia non sono passate inosservate e potrebbero attirare l’attenzione di altre squadre, rendendo la sua posizione nel Napoli più instabile.
Inoltre, il Napoli sta già puntando a rinforzi per il futuro. I nomi di Taylor dell’Ajax e Bijol dell’Udinese sono stati accostati al club, ma l’attenzione è focalizzata su Patrick Dorgu del Lecce. Valutato 40 milioni, il giovane esterno rappresenta un investimento significativo, e il Napoli sembra intenzionato a tentare un’offerta già a gennaio per assicurarselo per la prossima stagione.
In sintesi, il Napoli è in fase di attivazione per affrontare il mercato invernale con l’obiettivo di rinforzare la squadra. La ricerca di un centrale è diventata una priorità e Danilo è in pole position. Tuttavia, le manovre sul mercato non si fermano qui, e il club partenopeo è pronto a esplorare diverse opzioni per garantire un futuro di successo. Con l’Europa nel mirino, ogni mossa sarà cruciale per mantenere alta l’asticella della competitività.
