Napoli primo, De Laurentiis per scaramanzia non diciamo nulla

Aurelio De Laurentiis durante la presentazione della partnership con Acqua Sorgesana dove ha illustrato le trattative in corso per la creazione di una nuova 'casa' e di uno stadio da gestire. 12 settembre 2024 ANSA / UFFICIO STAMPA CALCIO NAPOLI ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK

Il ritorno del Napoli al vertice: strategia e scaramanzia

Il risveglio del Napoli nel calcio italiano

Nel vibrante panorama del calcio italiano, il Napoli si è issato nuovamente in cima alla classifica, un evento che non si verificava dalla storica vittoria dell’ultimo scudetto. Questo ritorno al vertice ha scatenato un’ondata di entusiasmo tra i tifosi e gli appassionati del calcio, ma ha anche risvegliato l’istinto scaramantico di uno dei protagonisti più carismatici e discussi del calcio italiano: il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

La scaramanzia di De Laurentiis

Recentemente, De Laurentiis ha fatto un’apparizione molto misurata sui social media, precisamente su X, dove ha scelto di pubblicare un messaggio che riflette la sua cautela: “Per scaramanzia non diciamo nulla“. Questo commento, seppur breve, è densamente carico di significati e sottintende molto più di quanto non dica esplicitamente. La scaramanzia, una forma di superstizione che cerca di evitare di attirare sventure attraverso il non pronunciare o il non fare certe cose, è una pratica radicata in Italia, e nel calcio in particolare.

Il significato dietro il ritorno in testa alla classifica

Il ritorno del Napoli in testa alla classifica non è solo un fatto statistico, rappresenta una rinascita, un sogno che si sta gradualmente materializzando per i tifosi partenopei. L’ultima volta che il Napoli ha dominato il campionato italiano risale al periodo d’oro sotto la guida di Diego Armando Maradona, negli anni ’80. Quel Napoli, intriso di talento, grinta e magia, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio non solo italiano ma mondiale.

La strategia attuale del Napoli

Oggi, sotto la guida di un altro tecnico audace, il Napoli sta cercando di replicare quei momenti gloriosi. La squadra attuale è un mix interessante di giovani promettenti e veterani esperti, che insieme stanno costruendo una campagna impressionante. La loro ascesa non è stata solo un prodotto del caso, ma il risultato di un lavoro meticoloso sia in campo che fuori, con scelte strategiche in termini di acquisti e sviluppo di giocatori.

Comunicazione e strategia nel calcio

Il commento di De Laurentiis, quindi, non è solo un vezzo scaramantico, ma riflette anche una strategia di comunicazione calibrata. In un mondo come quello del calcio, dove le parole spesso vengono amplificate e possono influenzare l’ambiente esterno, mantenere un profilo basso può essere una tattica per preservare la squadra da pressioni esterne e mantenere la concentrazione sugli obiettivi sportivi senza distrazioni mediatiche.

Il futuro del Napoli

Mentre il Napoli continua il suo cammino in questa stagione, il mix di talento, strategia e un pizzico di scaramanzia sembra essere la ricetta che De Laurentiis e il suo team stanno seguendo. Sarà interessante vedere come questa combinazione si evolverà nei mesi a venire e se porterà il glorioso club azzurro a sollevare nuovamente lo scudetto, riaccendendo i sogni di una città che vive e respira calcio. In un contesto così carico di aspettative e passione, la prudenza di De Laurentiis potrebbe non solo essere una mossa scaramantica, ma anche la chiave per navigare con successo le acque tumultuose del calcio italiano.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Lavorare alla Gazzetta dello Sport è stato come entrare in un paese delle meraviglie sportive. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,