Rafael Nadal riesce a prendersi le prime pagine dei notiziari sportivi anche senza scendere in campo. Nonostante l’assenza di un anno e il forfait agli Australian Open, il tennista maiorchino rimane uno degli sportivi più riconosciuti e riconoscibili a livello mondiale: è stato nominato nuovo ambasciatore della Federazione Tennis dell’Arabia Saudita.
Il tennista ha raggiunto un accordo con il Paese mediorientale per un impegno a lungo termine per aiutare lo sport a crescere e ispirare una nuova generazione di tennisti in Arabia Saudita. L’accordo è caratterizzato anche da un progetto sul territorio: c’è in programma, infatti, la creazione di una nuova Rafa Nadal Academy. Un riconoscimento importante, che ha ricevuto l’apprezzamento del diretto interessato: “È importante vedere quanto sia amato e praticato il nostro sport in Arabia. In una recente visita ho visto l’interesse per entrambi gli aspetti e voglio entrare far parte in prima persona nel processo di crescita del tennis in tutto il mondo. Ho visto dei bambini che sono molto appassionati, dunque oglio incoraggiarli a prendere in mano una racchetta a divertirsi e godere dei benefici di una vita sana”.
L’Arabia Saudita si conferma dunque come una potenza sportiva a caccia di ambasciatori che possano promuovere tutte le discipline. Nadal è solo l’ultima di tante stelle che hanno deciso di scommettere sulla crescita sportiva di un Paese. Da Cristiano Ronaldo agli altri top player del calcio, passando per tutti gli sport: Formula 1, cricket, golf e, appunto, tennis con la Next Gen ATP Finals, che lascia così Milano dopo cinque anni. Una risposta ai “rivali” del Qatar. Resta da capire se il seme dello sport possa germogliare e generare quei fuoriclasse sinora solo importati a peso d’oro “saccheggiando” campioni ed eventi. Nadal, perlomeno riguardo al tennis, ne è assolutamente convinto.
Quella del maiorchino sembra essere una classica scelta di vita: “Continuo a giocare a tennis perché lo amo. Ma oltre al gioco, voglio aiutare questo sport a crescere in tutto il mondo, e in Arabia Saudita c’è un grande potenziale”. L’accademia di Diriyah è un progetto a lungo termine. È stata concepita come luogo ludico e di apprendimento. “Da una parte aiuterà chi ama il tennis a trovare una strada che possa aiutarlo a eccellere in questo sport. Dall’altra, educherà le nuove generazioni a una vita sana e a conoscere i propri limiti. Sono entusiasta del progetto”.
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