Il tema delle multe stradali è destinato a tornare alla ribalta nel 2025, con un aumento significativo degli importi delle sanzioni che potrebbe scattare dal primo gennaio. A prima vista, potrebbe sembrare una questione di routine, ma in realtà le sue radici affondano in eventi recenti come la pandemia di COVID-19 e la crisi energetica che ha colpito l’Europa tra il 2020 e il 2021. In questo articolo esploreremo i dettagli di questo aumento previsto, le reazioni delle associazioni e i possibili impatti sui cittadini.
La sospensione dell’adeguamento delle sanzioni
Nel 2022, in un contesto di forte incertezza economica, enti e associazioni, tra cui l’Asaps (Associazione amici e sostenitori della polizia stradale), hanno fatto pressioni affinché il governo e il parlamento sospendessero l’adeguamento biennale delle sanzioni, previsto dal codice della strada per il 1° gennaio 2023. Questa richiesta è stata motivata dalla necessità di affrontare le difficoltà economiche che molti cittadini stavano vivendo. Grazie a queste sollecitazioni, il previsto aggiornamento delle sanzioni non è avvenuto, saltando quindi l’aumento programmato.
L’aumento delle sanzioni nel 2025
Con l’avvicinarsi del 2025, il tema torna prepotentemente alla ribalta. Nonostante le speranze di un’ulteriore sospensione, è ormai chiaro che le sanzioni verranno adeguate secondo quanto stabilito dall’articolo 195 del codice della strada. L’indice di riferimento per il calcolo degli aumenti sarà l’Indice dei Prezzi al Consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (Foi), elaborato dall’Istat. È qui che si cela il vero problema. Se l’adeguamento fosse calcolato partendo dal 1° gennaio 2023, ci sarebbero aumenti moderati, intorno al 6%. Tuttavia, se si decidesse di “dimenticare” il biennio di sospensione e si tornasse al 1° gennaio 2021, l’aumento supererebbe il 17%, con conseguenze pesantemente impattanti per i cittadini.
Esempi concreti di sanzioni
Per comprendere meglio l’entità di questo aumento, consideriamo alcuni esempi concreti:
- Sanzione massima per chi guida fino a 10 km/h oltre il limite: attualmente 203 euro, potrebbe aumentare considerevolmente.
- Sanzione minima attuale di 42 euro, potrebbe salire a circa 50 euro.
- Superamento del limite di velocità dai 40 ai 60 km/h: da 800 euro a 2.300 euro.
- Superamento di oltre 60 km/h: sanzioni fino a 4.000 euro.
Anche le multe per divieto di sosta non saranno da meno: l’importo minimo potrebbe aumentare fino a 194 euro, mentre le sanzioni più gravi potrebbero arrivare a 776 euro. Inoltre, l’uso del cellulare durante la guida subirà un incremento, con multe che andranno da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Chi verrà sorpreso a utilizzare il telefono mentre guida rischierà anche la sospensione della patente.
Reazioni delle associazioni dei consumatori
In contrasto con queste proiezioni, le associazioni dei consumatori hanno espresso forte preoccupazione per l’ipotetico aumento. L’Unione Nazionale Consumatori ha definito questo aumento come “l’ennesima stangata”, mentre il Codacons ha ricordato che, nei primi dieci mesi del 2024, gli enti locali hanno già incassato quasi 1,3 miliardi di euro dalle multe stradali. Questi dati evidenziano l’importanza di monitorare le strategie adottate dai comuni e dalle autorità competenti in materia di sicurezza stradale e sanzioni.
In definitiva, il 2025 si prospetta come un anno cruciale per le multe stradali in Italia. Con una situazione economica ancora precaria e le conseguenze della pandemia che si fanno sentire, l’aumento previsto delle sanzioni solleva interrogativi sulla sostenibilità economica per i cittadini. Gli effetti di queste misure potrebbero essere devastanti, specialmente per le famiglie già in difficoltà. La questione richiede un attento monitoraggio e una riflessione approfondita da parte delle autorità competenti, per garantire che le politiche di sicurezza stradale non diventino un ulteriore fardello per la popolazione.